Shock a Treviso, bambini disabili presi a schiaffi in ente ecclesiastico

Grande scalpore fece nel dicembre 2009 la sconcertante vicenda dei maltrattamenti commessi da due maestre ai danni di alcuni bambini all’interno dell’asilo “Cip e Ciop” di Pistoia.

Un’altra vicenda oggi richiama da vicino quella toscana. Teatro delle violenze la mensa trevigiana di un centro di assistenza gestito dall’ente ecclesiastico “La nostra famiglia”, presente con una decina di sedi in Veneto e una trentina in tutta Italia.

Due operatrici, l’una di 32 anni, l’altra di 35, sono state denunciate dai carabinieri che hanno visionato con cura i video registrati dalle telecamere poste all’interno della struttura. Le immagini che hanno permesso di far emergere questa drammatica storia mostrano in maniera inequivocabile le abitudini violente delle due donne: schiaffi a bambini disabili fra i quattro e i sei anni (in particolare a tre di questi), mentre gli altri piccoli guardano, terrorizzati e ammutoliti. E ancora altre immagini di bambini colpiti che rivelano nelle espressioni un atteggiamento di difesa, come se aspettino da un momento all’altro di essere nuovamente picchiati. Scene già viste qualche mese fa, proprio in occasione della vicenda pistoiese. Scene che, diffuse dai media, suscitarono orrore non solo nelle famiglie dei malcapitati bambini, ma presso l’intera opinione pubblica nazionale messa davanti a immagini forti che proiettavano luce su episodi neppure immaginabili per la loro orribile portata.

Si tratta di un episodio sconcertante, reso ancor più grave (se mai ce ne fosse bisogno in questi casi) dal fatto che riguarda bambini disabili. Un episodio su cui ora sta indagando la Procura.  Intanto le due “educatrici” sono ovviamente state denunciate con divieto di dimora a Treviso e sono accusate di maltrattamenti aggravati da motivi abbietti e futili.

Raffaele Emiliano