Sono tutti minorenni gli 8 ladruncoli che hanno realizzato i loro “colpi” a Gardaland. I giovani, figli di noti imprenditori e professionisti di Milano, avevano ottenuto dai genitori una giornata premio per la promozione, ma le attrazioni fornite dal parco di divertimento devono averli presto stancato, tanto da indurli a trovare un diversivo più emozionante e avvincente.
I ragazzini, infatti, attendevano che gli avventori salissero sui vari giochi, lasciando incustoditi i loro zaini, per mettere a segno le loro scorribande. Alla fine della giornata, avevano accumulato un bottino di 20 zaini, molti dei quali non erano stati neanche aperti e ispezionati. Alla base dei furti non vi sarebbe stata infatti la volontà (o la necessità) di sottrarre qualche oggetto, ma il semplice desiderio di provare un brivido in più. I carabinieri in borghese di Peschiera del Garda hanno immediatamente notato i “movimenti” sospetti dei ladri in erba e – dopo alcuni appostamenti e pedinamenti – li hanno bloccati, recuperando tutti gli zaini che avevano rubato.
I possessori sono stati rintracciati tempestivamente attraverso l’uso dei cellulari, e confortati circa il fatto che non era stato prelevato alcun oggetto né denaro. Di più: i ladruncoli arrestati hanno confessato che si sarebbero sbarazzati della refurtiva all’uscita dal parco. Ciò nonostante, un ragazzino di 14 anni – fortemente provato dal timore di aver perso per sempre il primo cellulare “conquistato” per la promozione – appena giunto in caserma per recuperare l’oggetto personale, avrebbe tentato di aggredire uno degli 8 giovani fermati. Una reazione “focosa”, ma comprensibile per la giovane vittima di una bravata tutt’altro che divertente.
Maria Saporito