Assolto Massimo Tartaglia, l’aggressore del premier

Milano, 29 giugno. E’ stato assolto Massimo Tartaglia, l’uomo che lo scorso 13 dicembre lanciò una statuina del Duomo di Milano contro il premier Berlusconi.  Processato con rito abbreviato, il Gup Luisa Savoia, a seguito delle perizie, ha ritenuto l’imputato totalmente incapace di intendere e di volere nel momento in cui aggredì Berlusconi.

E’ stata accolta la richiesta del pm Armando Spataro il quale ha chiesto l’assoluzione e un anno di ricovero presso la comunità terapeutica dove attualmente si trova Tartaglia agli arresti domiciliari. Il Gup ha poi disposto come ulteriore misura di sicurezza la libertà vigilata all’interno della struttura e il divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche per un anno. Durante la permanenza nella comunità terapeutica Tartaglia dovrà seguire le indicazioni del direttore della struttura, e potrà usufruire solo di permessi per far visita alla famiglia.

Era il 13 dicembre, e in piazza del Duomo a Milano si stava tenendo una manifestazione del Pdl  per inaugurare la campagna dei tesseramenti. Dopo un Berlusconi-show, dove disse di volere “almeno un milione di iscritti”, l’ennesimo affondo alla magistratura e dopo aver risposto ad un gruppo di contestatori: “Noi non faremmo mai una cosa del genere, voi volete trasformare l’Italia in una piazza urlante che insulta e condanna. Vergogna, vergogna, vergogna”, accadde l’imprevedibile. Mentre il premier si avvicinava alla folla per stringere mani e dispensare sorrisi, Massimo Tartaglia scagliò il souvenir contro il presidente del Consiglio. Fu con questo episodio che il sentimento entrò in politica, e nacque il Partito dell’Amore, il Pdl, mentre il resto del mondo, a detta di Berlusconi, disseminava odio e violenza.

Alessandra Maiorano