Google si adegua alla Cina

Dopo le ultime notizie dal Pakistan che ha censurato alcuni siti come Youtube e Facebook, arrivano dalla Cina notizie non confortanti. Proprio da quel paese che da sempre censura fortemente internet. E per rimanere in Cina, Google aveva organizzato una nuova strategia reindirizzando la filiale Google.cn su Google.com.hk per restituire risultati non filtrati, come musica, video e news, presentati in cinese tradizionale.
David Drummond, responsabile del dipartimento legale di Google, in un post pubblicato sul blog ufficiale della società dal titolo “Un aggiornamento sulla Cina” ha spiegato di voler aiutare i navigatori cinesi ma che il governo invece ha trovato inaccettabile questa soluzione adottata da Google.” Con questo approccio, restiamo fedeli al nostro impegno di non censurare i risultati di ricerca su Google.cn” ha commentato.
Il responsabile del dipartimento legale David Drummond precisa che se il reindirizzamento continuerà a persistere, la società di Mountain View rischia di perdere il suo status di fornitore di contenuti e potrebbe così abbandonare il Paese, con tutte le sue attività commerciali. ”
Ma dopo varie insistenze e colloqui con il governo cinese, Google ha dovuto eliminare il trasferimento automatico degli internauti cinesi verso Google.com.hk e oggi, Google.cn si presenta come una pagina Web cliccabile che carica la versione hongkongese del motore di ricerca.
Il 30 giugno sarà una data molto importante per Google che pensa, ma soprattutto spera, di rinnovare la sua licenza operativa, che gli permette di usare il suo vecchio indirizzo.
Anche perché si cerca di evitare che il buio cali su Google.cn per far in modo che i cinesi siano sempre al corrente di ciò che succede nel mondo, ma nemmeno che la Cina abbia la meglio sulla delicata questione dei filtri.

Daniela Ciranni