Alemanno: casello sul Grande Raccordo Anulare? Lo sfondo io!

Mettere i caselli alle 33 uscite dell’autostrada tangenziale A90, meglio nota come Grande Raccordo Anulare, al fine di recuperare, con l’introduzione di un pedaggio, i soldi necessari al compimento della manovra “lacrime e sangue” ideata dal ministro dell’Economica Giulio Tremonti.
Questa la decisione del Governo che ha scatenato lo sconcerto del sindaco di Roma Gianni Alemanno, categorico nel ribadire che il Gra è e rimarrà gratuito, in quanto indispensabile ai cittadini per muoversi da una parte all’altra di Roma.

“Non c’è alcun pedaggio sul Gra. – ha commentato il primo cittadino della Capitale – È una cosa impossibile. Se qualcuno mette qualcosa sul raccordo per far pagare il pedaggio, vado io con la macchina e la sfondo. […] Quello che il ministero delle Infrastrutture sta decidendo è un aumento dei prezzi ai caselli autostradali di tutt’Italia, ma il Grande raccordo anulare resterà libero da pedaggio, per cui i romani che lo utilizzano non dovranno pagare nulla”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la neo governatrice della Regione Renata Polverini che ha bollato l’ipotetico pedaggio come “un inaccettabile balzello a carico dei cittadini, un’eventualità sulla quale non possiamo che dirci contrari”.

La forte reazione di Alemanno, però, sembra destinata a ravvivare ulteriormente la polemica, tutta interna alla maggioranza, fra gli esponenti del Popolo delle Libertà al Governo e gli amministratori locali, tra cui quei Presidenti di Regione che, guidati dal lombardo Roberto Formigoni che ha definito “irricevibile e incostituzionale” la manovra, chiedono a Berlusconi di riscrivere le norme contenute nella minifinanziaria estiva.
“Alemanno – ha risposto polemicamente Cesarino Monti, a nome della Lega Nord – faccia quel che vuole, l’importante è che i danni al casello li paghi lui e che l’automobile non sia un’auto blu che paghiamo noi”.

E proprio il carroccio è al centro delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Provincia di Roma, il democratico Luca Zingaretti, sostenuto anche da IdV e Sinistra.
“A questo punto – ha spiegato – comincio a vedere un’ombra leghista che pesa su Roma perché è evidente che anche in questo atto su 26 caselli su cui viene proposto l’aumento del pedaggio, 9 sono su Roma. Il bilancio di quello che sta facendo questo governo per Roma e la sua area metropolitana è: più tasse e meno servizi e non è una cosa accettabile”.
“Sto sentendo gli amministratori del territorio – ha annunciato poi Zingaretti – e spero che tutti si uniscano per ribadire l’iniquità di questi provvedimenti”.