“Ho visto la pantera”, da oggi collocate gabbie per catturarla

Sembrerebbe  un telefilm a puntate invece è la realtà: continua a Palermo la caccia alla pantera, il felino che da giorni tiene in ansia gli abitanti del quartiere Borgo Nuovo. Gli avvistamenti da parte degli abitanti della zona proseguono perciò si passerà all’istallazione delle gabbie antifelino. Ancora un avvistamento dell’animale che tiene ormai i cittadini con il cuore in gola. E’ spuntata all’improvviso dai cespugli lungo la strada di Baida, poco distante dal quartiere Borgo Nuovo dove una settimana fa era scattato l’allarme.

L’ultimo ad avvistare la pantera è stato il proprietario di un residence che ieri sera alle 19:00 si è trovato di fronte il felino che poi si è allontanato percorrendo la collina: “Fino a ieri avevo sentito i telegiornali in tv sui vari avvistamenti della pantera – ha dichiarato Tony Bruno, il proprietario di villa Cavaretta, ultimo luogo in cui si è materializzato il felino – ma ero abbastanza scettico sulla veridicità della strana presenza di questo animale nei dintorni di Palermo. Però mi sono dovuto ricredere ritrovandomela davanti agli occhi”. L’uomo, nel terrore più totale, si è subito chiuso in macchina sbarrando i finestrini.

La gente ormai da giorni vive con l’ansia di trovarsela davanti casa all’improvviso, i bambini non escono più a giocare nei cortili e la paura aumenta. Nel mirino del corpo forestale oltre al felino c’è anche il proprietario di uno dei villini di Borgo Nuovo che, amante degli animali esotici, sarebbe il proprietario della pantera. Consapevole del rischio che i cittadini stanno correndo, ancora non si è fatto vivo. Dopo il ritrovamento delle tracce lasciate dall’animale nel suo percorso, un collare, conigli e gatti sbranati e un’impronta, adesso non ci sono più dubbi: chi pensava ad una leggenda metropolitana ora non può più avere dubbi, la pantera ormai vive da giorni a Palermo, molti l’hanno vista e tutti ne hanno dato la medesima descrizione.

Dunque da oggi la caccia riprende su basi più concrete, si sta pensando infatti di collocare delle gabbie per catturare l’animale. Nella sala operativa del Corpo Forestale in via Uditore si sta mettendo in atto una nuova strategia per poter acciuffare il felino. Sarà infatti piazzata una grossa gabbia di sedici metri quadrati con dentro della carne per tentare di acchiapparla. Le carabine con  anestetizzanti, così come era stato precedentemente predisposto per catturare l’animale, non solo potrebbero essere fatali per lo stesso animale, ma considerando l’agilità e la velocità con cui si muove il felino potrebbero pure risultare inefficaci.
Gerlando Mazza, responsabile del gruppo specializzato Cites del Corpo Forestale, è convinto comunque che si tratterebbe di un cucciolo di pantera non ancora in grado di cacciare poiché si è avvicinato più volte ai cassonetti  rovistando tra i rifiuti.
E’ sempre lo stesso Mazza a lanciare un appello affinché qualcuno non pensi arbitrariamente di abbattere l’esemplare: “Ho paura –  dice – che qualcuno possa arrivare prima di noi facendo del male alla pantera”.

Sabrina Ferrante