Legge bavaglio, sarà alla Camera il 29 luglio

Roma, 30 giugno. Il ddl intercettazioni sarà alla Camera il 29 luglio, dopo l’esame della manovra economica. La maggioranza ha fretta, il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto commenta: “Quel testo è stato 14 mesi alla Camera, poi parecchi mesi al Senato e ora torna in terza lettura e in commissione si stanno facendo pure le audizioni. Andare a chiuderne l’esame entro la prima settimana di agosto è nell’ordine delle cose”. La decisione è stata presa durante la conferenza dei capigruppo a Montecitorio, su richiesta dei gruppi di maggioranza, e nonostante il parere negativo  dell’opposizione. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ritiene che tale calendarizzazione sia “irragionevole” e che si tratti solo di “un puntiglio” della maggioranza. Infatti, è probabile che il voto sul ddl intercettazioni avvenga comunque nel mese di settembre, poiché quasi certamente alla Camera verranno apportate modifiche al testo. Fini ha inoltre precisato che se avesse deciso di spostare l’esame del testo a settembre, nonostante la richiesta dei gruppi di maggioranza, sarebbe “venuto meno al proprio dovere istituzionale”.

L’opposizione insorge, il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini afferma: “Questo vuol dire che il testo non verrà assolutamente votato a luglio ma che sarà necessario arrivare alla prima settimana di agosto. E’ una cosa non logica: serve solo a comprimere l’esame della manovra per un testo che comunque sarà modificato e dovrà tornare al Senato. Insomma, è una forzatura sbagliata”. Mentre Michele Vietti, Udc, ritiene che “farne una questione di puntiglio significa far spegnere la voglia di dialogare anche in chi quella voglia ha sempre dimostrato di averla”. Dal Pdl Cicchitto risponde che in realtà non v’è “nessuna prova di forza ed è assolutamente improprio parlare di forzature”. Duro il commento del vicecapogruppo Pdl Osvaldo Napoli in merito alle esternazioni del presidente della Camera, che con questo atteggiamento “di lotta e di governo degrada il ruolo istituzionale che ricopre”.

Alessandra Maiorano