Dopo le vicende di sesso, cocaina e ricatti legati alla figura dell’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo, anche la destra romana, e in primis il primo cittadino Gianni Alemanno, si trovano a dover gestire il loro scandalo a luci rosse, con al centro ancora una volta delle trans, sempre più protagoniste, senza voler fare facile ironia, della scena politica della Capitale.
Il consigliere provinciale del Popolo delle Libertà Pier Paolo Zaccai, questa mattina all’alba, è stato ricoverato presso l’ospedale “Grassi” di Ostia in stato confusionale, dopo aver trascorso una notte di fuoco in compagnia di alcune trans.
Proprio una di loro, accompagnando uno Zaccai in stato confusionale, ha raccontato alle forze dell’ordine che il consigliere, durante il festino, si è improvvisamente affacciato al balcone dell’edificio, forse memore dei fasti di mussoliniana memoria, improvvisando a gran voce un comizio ricco di frasi sconnesse e senza senso.
La notizia, giunta al “palazzo” questa mattina, durante la seduta inerente la discussione sull’assestamento di bilancio, ha subito colpito gli animi degli uomini più vicini ad Alemanno che, scuri in volto, si sono detti preoccupati delle ripercussioni politiche e di immagine che questo scandalo potrà avere.
“Ora chi glielo dice ad Alemanno” sono state le inequivocabili parole di uno di loro.
Zaccai, d’altronde, non è un consigliere qualsiasi, e nemmeno un berlusconiano della prima o dell’ultim’ora; al contrario fin dal 1985, quando aveva appena 17 anni, ha militato nel Fronte della Gioventù e, successivamente, nel Movimento Sociale Italiano seguendo poi la parabola finiana che, dalla svolta di Fiuggi in poi, ha portato il baluardo istituzionale del fascismo italiano prima in Alleanza Nazionale e poi nel Popolo delle Libertà: vicinissimo, quindi, all’area politica di Alemanno e dei nuclei storici della destra romana.
Divergenti e confusi i commenti dei colleghi, che, intervistati dai cronisti presenti, lo hanno ritratto come “una persona tranquilla, silenziosa”, ma anche “molto esuberante” fuori dall’aula.