Casadei e il sospetto della “stecca” berlusconiana. La sua orchestra esclusa dalla Notte Rosa

Nella Riviera romagnola è già un caso: l’esclusione dell’incontrastato re del liscio, Raoul Casadei, e della sua orchestra dalla programmazione per la Notte Rosa che si svolgerà il prossimo sabato, ha suscitato un vespaio di polemiche e di popolari contestazioni. E’ c’è anche chi della incondivisibile decisione presa dagli organizzatori ha fatto un vero e proprio problema politico. Già, perché a costare caro al noto musicista romagnolo, “snobbato” a casa sua, sarebbero state – secondo l’opinione di alcuni liberi pensatori – le dichiarazioni pubbliche da lui rilasciate, in cui avrebbe svelato i suoi orientamenti elettorali.

Ho sempre votato per il governatore Errani – ha detto  Casadei – ma a livello nazionale ho sempre detto di preferire Berlusconi“. Da qui il sospetto che il motivo dell’ “epurazione” artistica sia da rintracciare proprio in quel “berlusconismo” ingenuamente sbandierato dal re della Riviera. Ne è convinto il consigliere Pdl della Regione, Marco Lombardi: “Le dichiarazioni di Raul Casadei – ha detto – sono sconcertanti soprattutto perché assolutamente credibili. Essendosi esposto politicamente a favore di Berlusconi, la sua orchestra che è l’essenza stessa della ‘romagnolità’ e delle nostre tradizioni esportate nel mondo, si è trovata esclusa dalla programmazione della Notte Rosa”.

“Con tutto il rispetto per gli altri artisti invitati – ha continuato Lombardi – uno spazio per Casadei ci doveva e ci poteva essere, ma evidentemente i diktat politici hanno condizionato le scelte, individuando selettivamente a chi dare i cospicui ingaggi per le serata in rosa. Anche a Casadei come a molti altri riminesi – ha aggiunto amaramente il consigliere regionale – non rimane altro che sperare in un cambio di amministrazione a Rimini l’anno prossimo per poter aumentare, anche nell’ambito degli spettacoli e della cultura in generale, quegli spazi di libertà che la sinistra dal ‘morso dolce’ – ha concluso – continua a limitare”.

Dal canto suo, il diretto interessato è combattuto tra la tentazione di cedere alla tesi del complotto politico e quella di spiegare diversamente la sua inedita esclusione. “L’anno scorso – ha ricordato Casadei – ci hanno dato il contentino della serata a Cesenatico, noi abbiamo portato Belen e abbiamo fatto il pienone. Nel 2010, su 300 appuntamenti – si è chiesto – non c’era spazio per noi?”. Di contro, il re della Riviera ha però voluto confermare la propria stima nei confronti del governatore Errani: “Lo conosco – ha detto il popolare musicista – i nostri rapporti sono buoni e lo stimo. Non posso pensare che un uomo così intelligente ci possa escludere. Spero mi dica che la responsabilità sia stata degli organizzatori”.

Maria Saporito