Dieta, che brutta parola. Una tortura che non ci permette di sederci a tavola e di abbuffarci di tutto ciò che desideriamo e di cui siamo golosi. E no.. non si può proprio. Anzi, bisogna mettere da parte la gola e dimostrare di avere forza di volontà. Se de un lato una dieta ben equilibrata è amica della nostra salute dall’altro devono essere evitate tutte le esagerazioni soprattutto se la ‘dieta estremista ’ è fatta in casa. Convivendo con il nostro corpo e volendo rimanere sani oltre che in forma in questi anni abbiamo sentito nominare una infinità di diete diverse tanto da avere l’imbarazzo della scelta pure sulla tortura da auto infliggersi. Tutti sanno cosa sia una dieta mediterranea ovvero una dieta a base di pasta e pizza, tutti conoscono la dieta ipocalorica, la dieta a zona, la dieta a base di pesce, ecc, ecc… . Elencarle tutte sarebbe abbastanza noioso. Ora però vi è una ulteriore novità. Avete mai sentito parlare dell’eco dieta? Se la risposta è negativa, mi spiace, ma siete proprio fuori moda.
L’eco dieta è per l’appunto quella dieta che non solo presta attenzione certosina alle calorie ingerite, ma anche all’impatto ambientale di ciò che abbiamo nel piatto. Per essere più chiari possiamo dire che si vanno a calcolare le emissioni di CO2 nel Pianeta e la quantità di acqua utilizzata nel ciclo di produzione per il cibo che abbiamo nel piatto. Ora, chi volesse essere informato potrà leggere la seconda piramide alimentare. L’idea di quest’ultima verrà infatti presentata da Barilla Center for Food & Nutrition in un convegno a Milano.
Per vedere quindi se la dieta che stiamo seguendo e se i cibi che abbiamo nel piatto sono eco compatibili potremmo dare un occhio alla tabella e analizzare i valori riportati. Per pura curiosità sono stati già fatti alcuni calcoli. Si pensa infatti che chi segue una dieta mediterranea a base di carboidrati e frutta immette nell’atmosfera 2,2 Kg di CO2. Chi segue una dieta nord americana e consuma così molta carne e dolci pieni di zuccheri immette nell’atmosfera 5,4Kg di CO2. Solo con questo piccolo risultato balza agli occhi che la prima è più ecologica della seconda. E che per seguire quest’ultima ed essere amici dell’ambiente bisognerà trovare il modo di abbassare i Kg di CO2 che si vanno ad immettere nell’atmosfera. Più eco compatibili sono invece le diete che consigliano di mangiare frutta e verdura di stagione e a carattere locale. La filiera corta degli ortaggi e della frutta permette di risparmiare CO2 ed inquinare meno l’aria.
Ora, siamo sicuri, la domanda più frequente sarà: quella che segui è una eco-dieta? E, per il bene dell’ambiente, ma anche un po’ per il semplice gusto egocentrico di essere alla moda, sarà meglio che la risposta sia affermativa!
Alessandra Solmi