Palermo, l’arcivescovo Romeo: “Festino Magro? Colpa dei politici

Al margine della conferenza stampa organizzata per presentare la visita di Papa Benedetto XVI il prossimo 3 ottobre a Palermo, monsignor Paolo Romeo, arcivescovo della città, lancia un duro attacco. “Non ci sono i soldi per il Festino di Santa Rosalia perché manca il bilancio comunale. Se non si approva al più presto la manovra non si può fare alcun intervento essenziale per la città”.

Il riferimento è alla festa di Santa Rosalia, il “Festino” dei palermitani, che ogni anno si celebra a metà luglio. A venti giorni dall’inizio dellla Festa non c’è un carro, non c’è un programma ancora ufficializzato, non ci sono artisti coinvolti. Il motivo? Il bilancio non è stato ancora approvato. Nulla da fare, almeno per il momento, per l’esperto del sindaco che si occupa degli eventi culturali, Philippe Daverio. Anche Renzo Arbore, che avrebbe dovuto esibirsi al Foro Italico, è stato liberato da ogni impegno.

Tutto questo è colpa di una classe politica – ha aggiunto  monsignor Romeoche dimostra di essere irresponsabile. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: una scarsa manutenzione delle strade, mezza città al buio perché non funziona l’illuminazione pubblica e una precaria assistenza ai malati“. Per Monsignor Romeonon è tanto importante che ci siano poche risorse per il Festino in sé, diventato ormai un fatto più sociale che religioso, ma quanto per le altre emergenze della città: i giovani, i rifiuti e i senza tetto“.

L’Arcivescovo non è nuovo a questi attacchi. Poco tempo fa, partecipando ad un incontro organizzato dalla Caritas sul fenomeno dell’immigrazione nel Mediterraneo, aveva lanciato un grido denuncia nei confronti di una classe politica inadeguata che non si accorge dei lavoratori in fuga verso il Nord perché il Sud non offre nulla. Il precariato è ormai diventata una piaga del nostro paese e la chiesa non può rimanere in silenzio. Anche oggi infatti monsignor Romeo ha voluto far sentire la sua voce con la viva speranza che qualcosa possa cambiare.

Sabrina Ferrante