Ricorsi in Piemonte, Cota: “Io sono tranquillissimo, da sinistra solo strumentalizzazioni”

Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, a proposito dei ricorsi che potrebbero portare all’annullamento del risultato elettorale delle ultime elezioni regionali piemontesi, ha dichiarato stamane: «Denuncio questo clima di strumentalizzazione pesante che sta mettendo in campo la sinistra. Io sono tranquillissimo e noi non reagiamo assolutamente».

«Io – ha aggiunto – sono solidale con i giudici, non ho nessuna voglia di fare pressioni nei loro confronti, quelle pressioni che invece sta facendo la sinistra. Sono però amareggiato perchè uno quando governa e ha vinto le elezioni si aspetta di trovare una opposizione, non dico che ti aiuta, ma che ti contrasta sulla politica. Vedere che la sinistra in Piemonte è arrivata a questi livelli di scadimento dispiace».

Quanto alla possibilità di trovarsi come avversario l’attuale sindaco di Torino, Sergio Chiamparino (Pd) nel caso di un ritorno alle urne, Cota ha ironizzato: «Pensate a che punto siamo arrivati. Questo ci da la dimensione di quanto la sinistra sia lontana dalla gente, non si occupi più di politica ma solo di poltrone e di inseguire dei fantasmi. Io ho tante cose da fare, sto lavorando e ho il dovere di pensare alla politica e all’interesse dei piemontesi».

Intanto la Prefettura di Torino ha emanato un comunicato stampa in cui nega che sia stata assegnata alcuna forma di protezione al magistrato del Tar che si sta occupando dei ricorsi presentati dal centrosinistra piemontese. Eccone il testo: “In merito all’udienza del Tribunale Amministrativo del Piemonte, tenutasi ieri 1 luglio, avente ad oggetto i ricorsi proposti in materia elettorale, si precisa che su disposizione del Prefetto di Torino, anche a seguito di richiesta del Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale, le forze di polizia hanno effettuato servizi volti ad assicurare il sereno svolgimento della seduta. Non risponde al vero quanto pubblicato da alcuni quotidiani – si legge ancora nella nota – circa l’adozione di misure di protezione a tutela di uno dei componenti del collegio giudicante, non sussistendo motivi che giustifichino servizi di tale natura”.

Raffaele Emiliano