Uomini e Donne, Serena Enardu e Giovanni Conversano: insulti in diretta

Dopo due mesi divisi in puntate della storia tra Serena Enardu e Giovanni Conversano, con accuse e rancori sempre e solo riportati dai vari settimanali, ancora non si è vista la parola fine sulla telenovela più seguita, ma si intravedono buone possibilità in seguito allo scontro telefonico tra i due protagonisti, il primo dopo la scoperta del presunto tradimento.

Complice la trasmissione “A gentile richiesta”, condotta da Barbara D’Urso, Giovanni e Serena hanno potuto, in parte, finalmente rinfacciarsi i propri pensieri. In pratica in studio era ospite l’ex calciatore accusato di tradimento con Pamela Compagnucci dalla ex tronista, e Serena ascoltando da casa le dichiarazioni di innocenza di Giovanni, non ha resistito all’impulso di telefonare in diretta, urlando: “Ho delle prove certe e inconfutabili che non ho consegnato a nessuno.  Prove certe che Giovanni mi ha tradito quella notte… se lui avesse voluto chiarire mi avrebbe cercata”.

Ma Conversano continua a negare accusandola di aver parlato solo attraverso i giornali e lasciandolo con un sms dopo due anni e mezzo d’amore.

Chiaramente istigata non solo dalla certezza che lei ha che Giovanni abbia calpestato il loro amore, Serena propone: “Io posso venire davanti a tutti a dimostrare che quello che sto dicendo è vero!”, aggiungendo che gradirebbe anche la presenza del suo ex fidanzato.

 Ma a quel punto Conversano dice di non  voler più chiarire niente perché dopo due mesi di silenzi tra loro non ha più stima per lei. I toni diventano sempre più nervosi e Serena Enardu esplode: “Tu sei un traditore devi stare zitto,pagliaccio!”.

La risposta di lui non si fa attendere: “ Il tuo modo di parlare è vergognoso, con una donna come te non si può stare!”, poi aggiunge: “Io l’ho amata ma non ci sono più i presupposti , mi fa veramente male…”.

In attesa della puntata con Serena, probabilmente con Giovanni che chiamerà da casa, è la D’Urso che conclude: “Giovanni, sarai sicuramente innocente, ma se sei innocente prendi e vai a piedi fino a casa sua…”.