Australia, in carcere il prete pedofilo

Sessantasette anni. Prete. Pedofilo. E’ stato condannato in Australia a 20 anni per aver abusato sessualmente di almeno 30 bambini tra i 5 e i 16 anni. Lui è John Sidney Denham. Gli abusi sono stati commessi tra il 1968 e il 1986, nelle scuole del New South Wales, in Australia. Il sacerdote ha chiesto perdono alle sue vittime e alle loro famiglie.

Fotogramma tratto da "La mala educaciòn" di P. Almodòvar (2004)

Quando passava affianco ai ragazzi delle scuole in cui insegnava, tra i giovani correva la voce: “Occhio, spalle al muro che arriva Denham”. Tante le vittime, le cui voci per molto tempo non sono state ascoltate. Denham che solo nel 2008 è stato incriminato dopo la prima denuncia formale e da quel momento è rimasto in detenzione, si è dichiarato colpevole degli abusi compiuti non solo nelle scuole dove ha insegnato, ma anche nella parrocchia dove prestava servizio, tra la città di Sydney, nell’istituto “St. Pius X”, e altri centri del New South Wales, dove era responsabile delle punizioni disciplinari.

Molti ragazzi all’epoca dei fatti avevano abbandonato l’istituto per evitare le particolari attenzioni che Denham riservava loro. La natura dei suoi abusi molto spesso era sadica, lo ha affermato lo stesso Denham dichiarando che era “eccitato dal dolore” che le sue vittima provavano. E questo fattore è stato sottolineato più volte dal giudice australiano che ha emesso la sentenza, Helen Syme. La natura sadica degli abusi portavano con loro una “significativa pianificazione” e che questi atteggiamenti hanno contribuito a creare un clima di paura e di depravazione negli istituti in cui Denham insegnava. A volte il prete offriva alle sue vittime della cioccolata mentre faceva vedere film pornografici oppure regalava alcool e somme di denaro.

“Tutto quello che posso dire è che mi dispiace tanto”, così commenta Denham. “Ora vedo me stesso come uno sporco pedofilo che approfittava della situazione e usava il suo potere per abusare dei giovani”, conclude il prete australiano. Le vittime, soddisfatte della sentenza, non solo chiedono alla chiesa cattolica di rispondere degli abusi di Denham, ma hanno richiesto un risarcimento collettivo che ammonta a milioni di dollari alla diocesi di Newcastle, che ora rischia la bancarotta.

Augusto D’Amante