Bologna: Laurea postuma a Francesca, morta il giorno prima della discussione

Francesca, 23 anni, ci ha lasciato il 23 marzo scorso, esattamente il giorno prima della discussione della tesi che le avrebbe permesso di laurearsi in “Ingegneria edile – Architettura”.

E ieri mattina il rettore Ivano Dionigi (nella foto) ha consegnato nel corso di una “cerimonia composta e commossa” la pergamena alla madre della ragazza.

«Un atto dovuto, che abbiamo però tutti fortemente voluto», ha commentato Dionigi, alla presenza dei famigliari e degli amici della ragazza.  «Con il pieno consenso del Senato accademico – ha spiegato ancora il rettore – siamo andati al di là dei vincoli burocratici della legge scritta, interpretandola alla luce di elementi sostanziali più che formali e mettendo al centro le ragioni dello studente e della comunità universitaria».

L’impegno a riconoscere la laurea postuma a Francesca e quindi a riconoscere formalmente la fine del suo percorso di studi era stato portato avanti da Praderio, il relatore della tesi, insieme al presidente del corso di laurea, Monti, e al presidente della commissione di tesi, Mingucci. «Un lavoro straordinario – Praderio ricorda con commozione la tesi della ragazza – di massimo impegno su un tema molto attuale, come quello del piano casa applicato alla realtà bolognese».

Una laurea postuma alla memoria «perché il lavoro di Francesca non venga dimenticato e i suoi appunti e i suoi studi possano essere prezioso aiuto anche per altri ragazzi». Questo, in sintesi, il pensiero che accompagna il nobile gesto del rettore e dei docenti che hanno seguito Francesca Esposito prima della sua tragica morte.

Raffaele Emiliano