Calciomercato, rivelazioni Mondiali 2010: Stoch e Vittek, castigatore degli azzurri

Vittek, castigatore dell'Italia nell'ultima partita della fase a gironi

Gli slovacchi – Capitolo doloroso per noi italiani, ma non si può non menzionare la tenacia e l’agonismo con cui la Slovacchia ci ha affrontato, senza mollare mai, e priva di timori reverenziali (non era difficile dopo le prime due partite…). Uno degli slovacchi più in mostra è senza dubbio Miroslav Stoch, 20 anni ed ex Chelsea, ora al Fenerbahçe; partito dalla panchina nelle prime due partite ed entrato nel finale, mentre è partito titolare contro Italia e Olanda, dimostrando sempre grandissima grinta e tenacia agonistica non indifferente, nonostante il fisico non imponente (168cm di altezza). Centrocampista e ala che spesso si propone in avanti (in prestito al Twente 10 reti in 30 presenze), è un giovane di sicuro avvenire ma deve ancora crescere. Cosa dire poi di Robert Vittek? Ci ha castigato due volte, più una rete alla Nuova Zelanda e un’altra all’Olanda: niente male per colui che detiene il record di marcature della nazionale slovacca. Attaccante di grande fisico (187cm per 82 kg), ma di grande movimento, è un giocatore già formato (28 anni),  bravo nel colpo di testa ma anche con i piedi. Attualmente in forza al club turco dell’Ankaragucu costa 3,5 milioni e in Italia farebbe comodo a Udinese, Brescia, Bologna.

Gli altri Lucas Barrios (Paraguay), è un colosso (189cm per 90kg) che può giocare sia da prima che da seconda punta, essendo dotato di buon movimento e buona tecnica; ambidestro, per averlo bisogna versare nelle casse del Borussia Dortmund 11 milioni. Kalu Uche (Nigeria), 27 anni, gioca nell’Almeria dove ha trovato un posto da titolare inamovibile dopo aver girovagato in tutta Europa. Centrocampista, trequartista, esterno, prima o seconda punta? Non importa, Uche è velocissimo e ha una buona propensione al gol, si inserisce senza o con la palla grazie al suo ottimo dribbling. Si vocifera un interesse dell’Udinese, che con 4,5 milioni potrebbe portarlo in Italia. Vincent Enyeama (Nigeria) è colui che ha turbato i sogni di Leo Messi la notte dopo la partita tra Argentina e Nigeria: se non ci fosse stato lui in porta, probabilmente sarebbe finita 5-0. Portiere 27enne dell’Hapoel Tel Aviv, costa 2 milioni. Menzione d’onore per un rappresentante dei padroni di casa del Sudafrica, Lawrence Siphiwe Tshabalala, classe 1984, che ha segnato il primo gol di questa edizione dei Mondiali, tra l’altro un grandissimo gol. Cresciuto a Soweto, tristemente nota baraccopoli di Johannesburg, gioca nei Kaizer Chiefs, e ha un sinistro micidiale, lo stesso che ha trafitto Oscar Perez nella partita inaugurale. Costa 3 milioni e gioca da centrocampista e ala.

Fabio Del Piano