Un delitto passionale, o forse, più probabilmente, d’onore, starebbe dietro al terribile omicidio di Nicola Duro, avvenuto nelle ultime ore nel Catanzarese. Gli inquirenti stamattina hanno arrestato sei persone, appartenenti alla comunità rom di Catanzaro e ritenuti i responsabili dell’efferato delitto. Dalle ricostruzioni operate dalle forze dell’ordine, Duro si sarebbe innamorato della “ragazza sbagliata”, e lo sgarro gli sarebbe costato la vita. Il ragazzo infatti, che lavorava come idraulico, conviveva da qualche tempo con una donna Rom. La magistratura sta indagando anche su un’ipotetico tariffario di “ricompense” per chi si preoccupa di, per così dire, rimettere a posto le cose. Forse Duro nelle intenzioni originali avrebbe dovuto essere solo gambizzato, una pratica che secondo le intercettazioni fatte dagli inquirenti, come riportano le cronache locali, sarebbe costata ai mandanti circa 600 euro, per l’omicidio ne erano previsto almeno 400 in più.
Il questore De Felice, che si è prontamente complimentato con la squadra mobile, dopo che quest’ultima, in poche ore, è stata in grado di scoprire ed arrestare assassini e mandanti, non ha però di che stare molto tranquillo. Le indagini rivelano infatti una pessima tendenza di alcuni locali, rom, ma non solo, ad utilizzare le armi da fuoco anche per i motivi più superficiali, instaurando così una spirale di violenza pericolosissima e potenzialmente interminabile. L’operazione “cross revenge” ( vendetta incrociata), ha stavolta permesso di assicurare alla giustizia i responsabili di un omicidio orribili quanto insensato, ma la luce sul problema di una comunità rom catanzarese che pare vivere senza rispettare alcuna norma vigente, è stata drammaticamente riaccesa proprio dalla suddetta operazione. La ragazza apparterrebbe ad una famiglia rea di aver compiuto uno sgarrro, ad un’altra, appartenente alla stessa comunitàl. Nicola Duro sarebbe morto forse per aver scelto la “parte” sbagliata, piuttosto che la ragazza, perlomeno nella mente di chi ha deciso che la sua vita doveva finire.
A.S.