F1, Il circus discute sulla futura ala mobile

Oltre al ritorno del tanto contestato Kers, forse la novità più importante per la prossima stagione agonistica di F1 sarà sicuramente la particolare ala mobile posteriore. Una soluzione inventata per favorire i sorpassi, con regole ben precise affinché il sistema non diventi fonte di discussione ed incomprensioni. Infatti questa ala posteriore non potrà essere usata nei primi tre giri della gara, e solo il pilota che si troverà a seguire un’altra vettura con meno di due secondi di distacco potrà attivare il curioso sistema, che si disattiverà automaticamente con la successiva frenata. Un regolamento assai complicato, che sottolinea come il circus stia cercando soluzioni per ritrovare credibilità e spettacolo.

Un passo rischioso, che se fallirà minerà ancora di più l’immagine del circus. Ovvio quindi che le varie parti interessate stanno discutendo animatamente su questa soluzione, trovando pro ma sopratutto dei contro. Di particolare importanza le parole del rappresentate FOTA e team principal Mclaren Martin Whitmarsh: “Spero che migliorerà lo spettacolo. Ma ci sono ancora molti punti da chiarire. Avere l’ala posteriore regolabile potrebbe essere la risposta alle richieste di corse più spettacolari, ma dobbiamo stare attenti e decidere con attenzione. È importante che le squadre riescano a capire se una regola si possa rivelare un errore ed agire di conseguenza, decidendo anche di non introdurre il sistema se è il caso.” Il perfetto specchio dell’attuale situazione.

Certamente questa ala porterà nuovi scenari e i sorpassi (teoricamente) saranno agevolati con il gioco delle scie, ma restano vari intoppi da risolvere. Prima di tutto la sicurezza, come hanno fatto notare gli stessi piloti, poi si parla dell’evoluzione che il sistema potrebbe ricevere nel corso delle stagione, magari stravolgendo l’intera progettazione delle vetture, ed infine di evitare eccessive controversie fra i vari Team riguardo l’utilizzo in gara dell’ala e il rispetto delle regole. Tanto lavoro ancora c’è  prima che il sistema venga definitivamente approvato, ma già da ora non possiamo che apprezzare l’impegno per dare un nuovo volto alla F1. La strada giusta è questa, le idee arriveranno con il tempo.

Riccardo Cangini