Manovra: Schifani tenta la mediazione tra Stato e Regioni

I rapporti tra le Regioni italiane e il ministro Tremonti si fanno sempre più tesi: i botta e risposta tra gli amministratori locali e il responsabile dell’Economia non si contano più e nel clima infuocato che aleggia intorno alla manovra finanziaria, la seconda carica dello Stato tenta di riportare un po’ di sereno tra le due parti. Renato Schifani ha ieri incontrato una delegazione delle Regioni, per raccogliere le loro lamentele e insofferenze sul provvedimento.

Un incontro-sfogo nel corso del quale gli amministratori, capeggiati dal presidente della Conferenza, Vasco Errani, hanno ribadito al presidente del Senato la loro indisponibilità a immolarsi all’altare dei tagli imposti dal ministro Tremonti che rischiano – a loro dire – di compromettere la qualità dei servizi messi a disposizione dei cittadini. “C’è un punto decisivo per la Repubblica – ha spiegato Errani a Schifani – Occorre che a tutti i livelli ci sia rispetto delle istituzioni e c’è in atto un’iniziativa che tende a delegittimare gli enti territoriali. Nella relazione sul federalismo del ministro Tremonti – ha aggiunto – vi sono giudizi che non condividiamo, ingiusti e ingenerosi. Siamo pronti a fare la nostra parte. La manovra è necessaria. Il problema è che è una manovra squilibrata che taglia servizi essenziali per i cittadini e le imprese. Non è in corso una battaglia per tutelare l’ente regione ed è giusto ridurre i costi. Ma è bene – ha concluso Vasco Errani – che ciascuno faccia la sua parte“.

Un concetto ribadito dal governatore della Lombardia: “Siamo pronti a farci carico di spiegare la necessità di alcuni tagli ai cittadini – ha detto Formigoni, all’uscita dall’incontro con il presidente del Senato – ma non vogliamo dover essere costretti a tagliare la testa ai cittadini. Se la manovra resta invariata – ha insistito – potremmo essere costretti a tagliare alcuni servizi essenziali come il trasporto pubblico o l’assistenza alle famiglie”. Mentre Renata Polverini ha voluto porre l’accento sulla necessità di avviare “un colloquio istituzionale per permettere alle Regioni di compiere il loro ruolo”.

Dal canto suo, Renato Schifani ha assicurato il suo interessamento alla vicenda, auspicando di poter giocare un ruolo decisivo nella difficile “trattativa” tra governo e Regioni. Nella speranza – soprattutto – che tra i governatori e il ministro dell’Economia possa istaurarsi un nuovo rapporto, più disteso e collaborativo. “Trasmetterò alla presidenza del Consiglio le loro preoccupazioni – ha detto all’uscita dal vertice con la delegazione delle Regioni – Per quanto è nel mio ruolo, garantirò un ampio dibattito assicurando ampi spazi di confronto”.

Maria Saporito