Con l’arrivo del caldo estivo torna a fiorire anche l’alga tossica: nel mare di Chiavari è stata rilevata la presenza dell’alga microscopica Ostreopsis Ovata, e ora potrebbero scattare divieti alla balneazione. Le analisi dell’Arpal (Agenzia Regionale per l’Ambiente della Liguria), che monitora 10 punti lungo la costa ligure, avrebbero registrato 7 milioni di cellule per litro d’acqua: oltre 700 volte la soglia di sicurezza (10.000 cellule/litro).
Nel 2005 quasi 200 bagnanti finirono in ospedale a causa dell’intossicazione da alga, che può causare nausea, tosse, irritazione, bruciori agli occhi e febbre. A livello scientifico internazionale, però – precisa l’Arpal – non è stata ancora individuata la relazione fra numero di cellule e rilascio della tossina. Infatti si sono avuti casi di intossicazione con poche decine di migliaia di cellule, e innocue fioriture con centinaia di migliaia di cellule.
Nel punto segnalato a Chiavari, una zona del mare antistante l’ex Colonia Fara racchiuso da una scogliera, dove la mancanza di correnti fa ristagnare l’acqua e ha così favorito la crescita di questo organismo, verrà intensificato il monitoraggio del numero di cellule e di eventuali effetti collegati alla presenza dell’Ostreopsis con campionamenti giornalieri. Ma gli esperti dell’Arpal dicono che “non essendoci moto ondoso non si sviluppano le condizioni di tossicità che in anni passati avevano causato malori in diversi bagnanti”.
Non è quindi abbastanza per imporre divieti di balneazione, nemmeno riferiti al tratto di mare in questione. Ma è un fatto che desta allarme, ed ha provocato la convocazione di una riunione straordinaria di giunta nei giorni scorsi a Chiavari. Al vertice tra sindaci e assessori hanno preso parte anche alcuni funzionari dell’Ufficio igiene pubblica dell’Asl 4, a cui i laboratori dell’Arpal hanno trasmesso l’altro ieri i dati dell’ultimo prelievo. Va detto che si tratta di risultati provvisori, visto che il test va ripetuto a breve termine dal precedente esame risultato “positivo”.
«Al momento non c’è nessun pericolo per la salute dei bagnanti e quindi nessun motivo di vietare la balneazione – dice il sindaco Vittorio Agostino – Il nostro depuratore è l’unico che funziona nella zona. Per questo ho sollecitato i tecnici Asl a svolgere esami anche sull’acqua dei Comuni vicini».
Adriana Ruggeri