Tagli delle tredicesime, sindacati di Polizia sul piede di guerra

E’ Antonio Azzolini del Pdl l’autore della proposta, nella manovra, che mirerebbe a ridurre le tredicesime degli stipendi delle forze di Polizia. Che ovviamente fanno per muovere il piede di guerra: alla reazione poco entusiasta del sindacato ha replicato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. “Niente tagli alle tredicesime”. Basterà?

Amaro intanto il segretario generale del Siulp, Felice Romano. “C’è rabbia e indignazione. Questo è l’ennesimo attacco a chi si sacrifica per mantenere la difesa della democrazia del nostro paese”, spiega, annunciando i modi e i tempi della mobilitazione: “la prossima settimana ci riuniremo con tutte le rappresentanze dei comparti di sicurezza e di difesa e, per la prima volta, con i prefetti. Nessuno ci aveva avvisato di questo blitz di emendamenti e se non ci daranno risposte adeguate le nostre iniziative saranno molto eclatanti”.

Senza preavviso: taglio alla tredicesima dei poliziotti. Ora scomparso, probabilmente, ma precedente pericoloso: Maroni, spiega Romani, avrebbe dovuto avvisarci. “Ora i casi sono due: o è completamente disattento, oppure sapeva e ha taciuto. Non so se i ministri La Russa e Alfano abbiano avvisato le rappresentanze di Carabinieri e Polizia penitenziaria, ma il nostro non lo ha fatto e questo è gravissimo”.

Ma la lamentela del sindacalista non si limita al proprio comparto. “Se ci sono difficoltà economiche non è possibile che si facciano tagli su sicurezza, sanità e scuola. Si sono dimenticati degli sprechi e le auto blu, ad esempio, sono una vergogna. Secondo un nostro calcolo ogni cittadino italiano paga, da quando nasce, 381 euro all’anno per questa vergogna tutta italiana. Il Governo è troppo avvitato su se stesso e sugli equilibri interni piuttosto che sulle esigenze del Paese”.

Vincenzo Marino