Tennis, Winbledon: è ancora Serena Williams

Serena Williams

Dopo appena un’ ora e sette minuti la minore delle sorelle Williams conquista il suo quarto titolo a Wimbledon. Nulla ha potuto la russa Vera Zvonareva, la tennista di Mosca non è riuscita a replicarsi come nel 2002, quando al Roland Garros, riuscì a conquistare un set. Serena vince con un punteggio di  6-3, 6-2. Si tratta del 13esimo torneo del Grande Slam per la tennista a stelle e strisce che sale al sesto posto nella classifica delle giocatrici più vincenti dell’era Open e supera anche Billie Jean King. Troppo belva, troppo più forte al servizio, la più piccola delle feline Williams. Nel torneo ha piazzato 89 ace, oltre 50 più della seconda in classifica (Venus, avete indovinato), in finale ha estratto il 94 per cento di punti vincenti dagli scambi in cui ha servito una prima palla che, non dimentichiamolo, viaggia spesso ai 200 all’ora.

Contenere la Serena vista in questa finale, non era impresa facile, nonostante non apparisse irresistibile, la numero 1 del mondo, con la prima di servizio ha racimolato ben il 94% dei punti, ha messo a segno 9 vincenti e ha avuto a disposizione ben 7 palle break.

Nel primo parziale pur soffrendo i cross in diagonale di diritto dell’avversaria, la russa gioca con intelligenza e mette in difficoltà Serena con i suoi colpi in back di rovescio, portando il risultato su un equilibrato 4-3.Ma la Williams allunga a  5-3. Si procura subito due set point che si autoannullae con un doppio fallo e con un gratuito. Ben presto si procura il terzo set point che è quello giusto e la prima frazione è sua.

Il secondo set non inizia nel migliore dei modi per la Zvonareva che perde immediatamente il servizio. La Williams conduce il gioco, picchia e sul 3-1 ben presto si procura altre due palle break. La russa le annulla ma ne arriva una terza su cui non può niente e che vale quasi un match-point. Da lì al 6-2 finale il passo è breve.

Antonio Caporale