Il ricordo di Valencia è ancora vivo nella mente di Alonso e della Ferrari, ma come ben si sa lo show deve continuare e sarebbe tanto inutile quanto dannoso continuare a sottolineare gli errori e le cattive interpretazioni prese durante il Gp di Europa. Il team di Maranello però si ritrova in una posizione molto difficile. Red Bull e Mclaren godono di un vantaggio di punti che molto difficilmente la scuderia italiana riuscirà a recuperare nelle prossime gare, ma non per questo bisogna lasciarsi andare allo sconforto o frustrazione.
Il primo che cerca nuove motivazioni per dimenticare quanto è avvenuto due settimane fa è proprio Fernando Alonso, che dal sito della sua scuderia fa il punto dell’odierna situazione e analizza i possibili scenari futuri: “E’ un momento cruciale della stagione. Siamo pronti sia dal punto di vista tecnico, sia da quello fisico. A Valencia abbiamo introdotto delle importanti novità sulla F10 e altre ne verranno portate a Silverstone e nelle gare successive. Stiamo seguendo un intenso programma di sviluppo e contiamo di vederne presto i frutti“. La squadra sta cercando in tutti i modi di rendere più competitiva la F10, e questo intenso impegno non può che far sorridere e dare la giusta carica al pilota spagnolo.
Riguarda alla gara, Alonso pensa che un buon risultato finale sia alla sua portata: “A Silverstone la configurazione della F10 introdotta a Valencia dovrebbe darci un vantaggio proprio nelle curve veloci quindi meglio aspettare e vedere dove saremo: io resto ottimista. C’è sempre l’incognita del tempo, mi sorprenderei di vedere un weekend del tutto asciutto.” Giudizio e speranza per una gara che possa cancellare il brutto risultato della gara precedente. Un occhio di riguardo deve essere per forza dato anche a Mclaren (che correrà in casa) e alla Red Bull, imprendibile un anno fa nelle curve veloci del tracciato inglese. Se poi ci aggiungiamo il tempo piovoso tipico dell’Inghilterra ecco che ci si aspetta una gara emozionate e piene di colpi di scena. Solo la pista però ci darà il verdetto finale.
Riccardo Cangini
