Quasi un’intera giornata di colloqui non è bastata a dirimere l’intricata vicenda: il tentativo di conciliazione tra compagnia Italpetroli e banca Unicredit non è ancora andato a buon fine. Dalle 12 fino a tarda sera, le parti si sono ritrovate presso lo studio dell’avvocato Cesare Ruperto, al fine di dibattere e trovare finalmente un’intesa in grado di soddisfare tutti. Impossibile individuare i precisi motivi del contendere, e cosa non ha permesso il raggiungimento di un accordo. E’ probabile che le parti si stiano in qualche modo venendo incontro, ma servirà un’ulteriore riunione per mettere a punto i dettagli. Unicredit vuole la Roma e gli altri asset dei Sensi, ultima chance per l’estinzione del debito di 325 milioni di euro. La famiglia di Villa Pacelli intende avere garanzie sul futuro del club calcistico, e sul ruolo che la stessa avrà sino a nuova cessione della società.
Il nodo è sostanzialmente questo. Qualora le parti fossero state estremamente distanti, non ci sarebbe stato bisogno di programmare una nuova riunione. Alla fine un compromesso verrà trovato, per il sollievo di tutti, soprattutto dei tifosi giallorossi che stanno vivendo l’ennesima estate di passione ed incertezze. Ma una volta concluso il passaggio definitivo di AS Roma nelle mani di Unicredit, si apriranno inevitabilmente nuovi ed oscuri scenari. Immaginando un possibile sviluppo della vicenda, la Roma dovrebbe essere momentaneamente affidata all’attuale management (Rosella Sensi presidente, Daniele Pradé direttore sportivo, Gian Paolo Montali direttore generale), in attesa dell’ingresso in società del nuovo proprietario. Di nomi se ne fanno molti. In pole position resta Angelini, ma spunta anche il nome di Angelucci e non è esclusa l’ipotesi di una cordata che veda coinvolti entrambi. Il problema, mai come stavolta, saranno i tempi. Il 15 luglio la squadra partirà per il ritiro estivo, con un mercato da completare e senza la benché minima certezza sui programmi futuri. Non una situazione facile per Claudio Ranieri, ancora una volta chiamato ad un super lavoro. E non sarà semplice neanche per i tifosi attendere chissà quanti giorni prima di capire di che morte si dovrà morire. Nella città eterna, passare un’estate tranquilla è ormai pura utopia.
Alessio Nardo