Sampdoria, Garrone: “costruirò il nuovo stadio in Piemonte”

Era il 2007 quando Riccardo Garrone presentò il progetto per il primo stadio di proprietà dell’intera Italia: c’è da ricordare infatti che tutti gli impianti sportivi sono proprietà delle rispettive Regioni e comuni che quindi detengono gran parte della gestione lasciando le incombenze alle squadre che lo utilizzano. Con la creazione di uno stadio privato la Sampdoria riuscirebbe ad ottenere una qualità che quest’anno, ma soprattutto il precedente, a Marassi è mancata: diversamente dagli altri stadi il Luigi Ferraris viene impiegato ogni settimana, per sostenere Genoa e Sampdoria, e ogni mattina per gli allenamenti, inoltre quest’anno dovrà sostenere anche gli impegni del preliminare di Champions League ed eventuali gironi al mercoledì.

Il progetto di tre anni fa prevedeva la costruzione dell’impianto che avrebbe contenuto 34mila posti, tanti quanti il Luigi Ferraris, e saranno distribuiti su due anelli, che andava dall’aereoporto di Genova e il porticciolo di Sestri Ponente. Con un investimento di 250 milioni di euro l’impianto doveva essere pronto per il 2011 e presentare anche un parcheggio con 5mila posti auto: insomma un impianto ad alto livello per avviare un progetto che dovrebbe essere condotto un tutt’Italia.

Di recente però sono nate delle problematiche legate all’aeroporto di Genova che ha impedito a Garrone di proseguire nel suo progetto di rilancio per gli stadi italiani: “abbiamo gli stadi peggiori d’Europa: dobbiamo iniziare a fare qualcosa” ha dichiarato il presidente della Sampdoria che dopo tanti anni di lavoro è riuscito a riportare la squadra blucerchiata in Champions League. Le problematiche hanno spinto il presidente a delle aspre critiche alla gestione del sistema nella regione Liguria, che pare voglia ostacolare la costruzione del nuovo impianto: intanto nasce la trattativa che porterebbe Preziosi ad acquistare il Luigi Ferraris andando a sfrattare completamente la squadra doriana.

In tutta risposta alla situazione Riccardo Garrone ha dichiarato che se non si troverà una soluzione per l’aeroporto di Genova sarà costretto a spostare il progetto nel basso Piemonte dove “ci sono comuni che farebbero ponti d’oro per un simile investimento”. Aspra critica per un sistema dal quale sta provando ad evadere l’imprenditore genovese con la costruzione del primo impianto privato: si spera che il progetto non vada a finire come accadde per quello in Reggio Emilia che fallì ancor prima di essere approvato.

Mario Petillo