L’estate degli animali: caldo, smarrimento e furto i maggiori pericoli

E’ arrivata l’estate, l’abbiamo aspettata un po’ tutti, sicuramente anche i nostri animali domestici, che non più vittime di freddo e pioggia da qualche settimana possono passare intere giornate al parco a correre in compagnia dei loro amici umani. Non è però tutto oro ciò che luccica; come ogni anno, ma in quello corrente il problema è ancor più accentuato, date le temperature di natura africana che attanagliano  lo stivale, il caldo torrido può creare molte difficoltà, non solo agli esseri umani. Se, in special modo, anziani e bambini devono mantenersi riparati dalle zone più soleggiate soprattutto nelle ore più “hot”, stare all’ombra quindi o meglio ancora in casa  ed evitare di sforzare il fisico, consigli analoghi, rapportati alla natura della potenziale vittima dell’afa, valgono per i quattro zampe, cagnolini o felini che siano.

A fornire alcuni consigli fondamentali è l’Aidaa di Lorenzo Croce, che stila un elenco dei maggiori pericoli in cui possono incappare gli amici pelosi.Tale elenco verrà  integrato estendendolo a pericoli di natura diversa, ma  purtroppo estremamente reali . In generale il gatto soffre meno le temperature torride, ma va fatta una distinzione tra quelli a pelo corto e a pelo lungo; questi ultimi sono  più a rischio, il manto peloso non è infatti in grado di mantenere la temperatura corporea stabile oltre un certo numero di gradi; da quella soglia in poi, il pelo più folto genera inevitabilmente maggior calore. Ciò detto, è chiaro che anche un gatto con una minore quantità di pelo non sia in grado di resistere senz’acqua per molte ore a temperature che sfiorano o addirittura superano i 40 gradi. A questo proposito, lasciare sempre una ciotola d’acqua fresca a disposizione, possibilmente cambiandola periodicamente passata qualche ora. Occhio anche al cibo, la permanenza in una ciotola  al caldo per più di qualche ora ne causa il deterioramento e la conseguente potenziale tossicità.

Un altro pericolo, anche se poco considerato, sono i condizionatori; non lasciare mai animali in una stanza con il condizionatore al massimo. Il passaggio da una temperatura di 18 gradi ad una di 35 ( ad esempio), una volta uscito dalla stanza, farebbe loro più male che bene.

Per i cani, il maggior rischio è il colpo di calore, lasciare un cane sotto il sole e senz’acqua per qualche ora può generarne la morte, o nel caso migliore, una sofferenza di inaudita gravità, generata tra l’altro da una semplice disattenzione, rimediabile con pochissimi e altrettanto facili accorgimenti.  Tassativo, è poi, non lasciare mai un cane o un gatto, chiuso in auto sotto il sole, la morte che ne deriverebbe in pochi minuti è qualcosa di assolutamente atroce. Mai quindi chiudere completamente i finestrini, ma in generale parcheggiare l’auto all’ombra e se ciò non fosse possibile far scedere il cane dall’auto. A questo proposito, cosa che non sempre viene riportata, la soluzione a questo problema non è, ad esempio, legare il cane all’auto o ad un supporto vicino a quest’ultima, ed entrare nel negozio o nell’autogrill di turno, lasciando l’animale fuori ad aspettare in balia di chiunque. Migliaia di furti di animali, per gli scopi più diversificati, vengono messi in pratica sfruttando proprio questo comportamento attuato dai padroni, che pur in buona fede, si sono visti sottrarre il loro amato quattro zampe, senza mai più  sapere che fine abbia fatto. 

Non perdere quindi mai di vista il proprio amico peloso; nel caso degli autogrill autostradali soprattutto, o meglio dei parcheggi antistanti, è buona norma se si è in più di una persona a viaggiare, entrare a turno nella struttura. Se si è “in solitaria” invece, cercare almeno di ridurre al minimo indispensabile il tempo di assenza e quindi di separazione dall’animale, questo a prescindere dal fatto che l’auto sia in un posto “protetto” da ombra o meno.

Un discorso simile va fatto anche per quando si è al mare. Una volta controllata la possibilità di portare il proprio cane, in spiaggia ( il gatto è meglio di no, vista la proverbiale maggiore indipendenza e il conseguente rischio di perderlo), mai tenerlo al sole, anche lui ha diritto all’ombrellone e, anche in questo caso, mai perderlo di vista per troppo tempo, la spiaggia è purtroppo un altro di quei luoghi in cui si verificano ogni anno diversi furti di quattro zampe, approfittando della confusione e anche di una comprensibile ma tragica “distrazione” dei padroni dovuta all’essere in vacanza. In un contesto come la spiaggia, inoltre, il cane potrebbe risultare spaesato e quindi perdersi, per questo è buona norma rimarcare costantemente la propria presenza e il controllo esercitato su di esso, ciò lo renderà più sereno e quindi più calmo.

In conclusione un appello, mai troppo ripetuto, a non abbandonare il proprio animale; esistono ormai diverse soluzioni alternative a questa abominevole pratica; gli alberghi con strutture apposite, le pensioni, i dog o cat sitter. Ma a prescindere da questo, e ricordando altresì l’illegalità dell’abbandono, punito dalla legge 189/04, se abbandoni un animale, oltre che un potenziale assassino, sei solo una nullità.

A.S.