Scendere a valle dai colli fiorentini per andare ad infilarsi in quel parco dei divertimenti per turisti che sta diventando la mia città, è diventato sempre più occasionale. Un’ eccezione l’ho fatta venerdì 2 luglio in occasione della festa per la fine delle attività annuali dell’Associazione Culturale “Gli Anelli Mancanti”, ONLUS nata nel 1997, in via Palazzuolo vicino alla piccola piazza di S.Paolino, nella zona di S. Maria Novella, a Firenze.
I volontari dell’associazione offrono servizi gratuiti sia a cittadini italiani sia a migranti, che vanno dall’assistenza legale, al tutorato di studenti stranieri, fornendo anche informazioni sul lavoro e sul diritto alla salute, ed organizzando incontri culturali e festosi aperti a tutta la cittadinanza e non solo.
Lasciandosi alle spalle Porta a Prato, i distributori di pasta precotta, le discoteche dove “E’ gradita l’eleganza”, e imboccando via Palazzuolo, si annusano già nell’aria i vari odori emanati dai svariati ristoranti turistici misti a fragranze esotiche, puzza di sudore e di profumi costosi troppo forti.
Poi si arriva in piazza, dove sotto il piccolo palco allestito, traballano già diversi “indigeni” misti ad occasionali gruppi di americani e giapponesi, sulle note gitane dei “Baro Drom Orkestar”. Mi soffermo a guardare le bancarelle di ninnoli e gingilli ed incappo in una parete di foto: è la mostra fotografica “Karitè viaggio in Burkina Faso” curata da Sara Bonomo, guardata di sfuggita, vista la calca di gente ed il punto di snodo dove si trova.
Ma il vero evento della serata è il debutto di una band improvvisata, chiamata estemporaneamente “Casa Babylon (in the hell of Mano Negra)”, messa insieme da alcuni giovani musicanti della città: al canto abbiamo Oscar, alla batteria il Banko, alla chitarra Niky Santoro, al basso Gheghe Sarti, alle tastiere il Nicco, alle percussioni varie Ovo. La sezione fiati conta tre validi elementi: al sax Lorenzo Todorow, alla tromba Matteo e al trombone il Gabba.
Ripropongono alcuni pezzi del celeberrimo gruppo “Mano negra”, ed altre canzoni del repertorio popolare di svariati paesi: lo spiazzo antistante al palco si riempie di ballerini e ballerine, ed i turisti, che fino a quel momento attraversavano la piazza un po’ sospettosi, si lasciano andare, alcune giovani americane si tolgono addirittura le scarpe.
E’ strano ma bello vedere la piazzetta di una città dove sembra essere in vigore la legge dell’ordine e della pulizia forzata, almeno nel centro ormai poco storico, pulsare di vita e divertimento.
Per maggiori informazioni sulle attività dell’ associazione “Gli Anelli Mancanti” visitate il sito www.anellimancanti.it.
Alice Ughi