Scontri e terremotati feriti fanno il giro del mondo

Sono trascorse ormai alcune ore dai drammatici momenti degli scontri che questa mattina, fra Montecitorio e Piazza Venezia a Roma, hanno visto le forze dell’ordine caricare ripetutamente il corteo di circa 5mila terremotati aquilani che tentava di raggiungere Piazza Colonna, per portare davanti al “palazzo” la propria protesta contro la gestione della (mancata) ricostruzione, strutturale, sociale ed economica, della città da parte di Governo e Protezione Civile; in queste ore, nel corso del pomeriggio, le notizie provenienti da Roma, corredate da video e immagini che raccontano di tre cittadini aquilani feriti durante le cariche e immortalati sporchi di sangue, hanno fatto il giro del mondo, finendo in prima pagine sulle edizioni online delle più importanti testate internazionali.

Mentre il direttore del Tg1 Minzolini, con l’edizione delle 13.30, ha ritenuto opportuno relegare alla seconda metà del giornale la notizia degli scontri, addirittura scomparsa dai titoli di testa, il quotidiano spagnolo “El Pais” ha dedicato un lungo pezzo agli incidenti di Roma, aprendo con una foto della carica condotta dal reparto antisommossa della Guardia di Finanza.
“Alcuni dei manifestanti – racconta il quotidiano iberico – hanno portato la protesta sotto Palazzo Grazioli, residenza di Silvio Berlusconi, dove hanno gridato ‘vergogna, vergogna’ e ‘Berlusconi hai sfruttato il nostro dolore'”.
Nel prosieguo dell’articolo spazio anche alla storia del giovane terremotato “preso  manganellate perché vivo in un camper”, e, in chiusura, una serie impressionante di dati, mai passati dalle principali trasmissioni di informazione targate Rai, che raccontano di una “città abbandonata piena di macerie”, di “2.500 aziende e 1.500 negozi che hanno chiuso”, dei 18mila aquilani che vivono nelle nuove case, lontane dalla loro città e dalla possibilità di ricostruire una realtà sociale ed economica…

Non è solo la Spagna, però, a mostrare ben più interesse di Minzolini rispetto a quanto successo a Roma oggi e all’Aquila negli ultimi mesi.
L’edizione internazionale di “Reuters” riporta la protesta dei terremotati contro il Presidente del Consiglio che “ha costruito la sua fortuna come ‘uomo del fare’ vantandosi in televisione delle ricostruzione in tempi record” che in realtà non è mai avvenuta, mentre “BBC  News”, con uno scatto che immortala un finanziarie a manganello sguainato, parla delle “diverse migliaia di persone che hanno preso parte alla manifestazione, lamentando di non aver ricevuto sufficiente aiuto dal governo in seguito al disastro”.

La sintesi della giornata porta a constatare che un normale cittadino spagnolo o inglese sa molto di più di quanto successo oggi a Roma di un qualsiasi cittadino italiano abituato ad informarsi seguendo il principale telegiornale del servizio pubblico del Paese.
Aspettando, è naturale, le perle di Feltri e Belpietro. E, intanto, viste le anteprime dei giornali in edicola domani, si comincia a parlare di “assalto alla casa di Berlusconi” e di “aquilani usati come scudi”.
Toccato il fondo, d’altronde, si può sempre prendere una pala e cominciare a scavare.

Mattia Nesti