Dottor House è un novello Sherlock Holmes?

I due personaggi, sebbene molto distanti nel tempo, sono stati più volte paragonati nei saggi specifici che si occupano di fiction, soprattutto in relazione al fatto che il metodo scientifico utilizzato dal dottor Gregory House (interpretato dall’attore Hugh Laurie) è molto simile a quello investigativo tipico del detective Sherlock Holmes.

Quest’ultimo è nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle e il primo romanzo risale al 1887. Sherlock Holmes è famoso soprattutto per il suo metodo investigativo, che consiste nell’applicazione del metodo scientifico al settore delle indagini criminali. Holmes caratterizza il suo metodo per la raccolta sul campo di prove e indizi e il suo motto è questo: “Quando hai eliminato l’impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità”.

Vi ricorda qualcuno? Le somiglianze con l’eccentrico Dottor House sono più che evidenti, con la differenza sostanziale che l’uno si occupa di criminali, l’altro di pazienti. Le similitudini, però, non si fermano solo a questo e un approfondimento sulla questione è dato da Alessia Martalò, autrice del testo “Holmes House“, in un’intervista al sito Telesimo.it: “Il metodo scientifico è senz’altro il primo aspetto che balza agli occhi – ha dichiarato la scrittrice -. Ma c’è molto altro: Holmes e House operano quasi sempre ai limiti della legalità. Holmes, in un certo senso, se lo può permettere: è un freelance, non lavora per la polizia e non deve sottostare alle loro regole. House invece è un medico di una clinica privata e, proprio per il ruolo che ricopre, ha degli obblighi molto precisi”.

Un altro punto che i due personaggi hanno in comune è la presenza al loro fianco di una “spalla”: House condivide una profonda amicizia con Wilson, mentre Sherlock Holmes non può fare a meno di Watson: “Wilson è chiaramente ispirato a Watson. Entrambi sono dei buoni amici, dei confidenti leali e preziosi e perfino delle “entità” che, in un certo modo, riescono a stimolare le cellule grigie dei loro amici – ha continuato la Martalò -. Wilson e Watson, inoltre, sono la coscienza di House e Holmes. Riescono a mantenerli con i piedi per terra, a far capir loro che le loro azioni, anche se giuste, possono avere conseguenze molto gravi”.

(Fonte Telesimo.it)

Antonella Gullotti