La nuova frontiera della musica. Così è stato definito. Tanto che i grandi gruppi già da qualche tempo lo hanno scelto come corsia privilegiata per raggiungere i propri sostenitori. Tanti, troppi i vantaggi. Abbattimento dei costi, rapidità di fruizione e la possibilità di raggiungere un bacino di utenza a dir poco smisurato. Basta alla musica relegata a privilegio d’elite, condizione questa causata, ahimé, anche dal costo eccessivo dei supporti d’ascolto. Scontato dire che stiamo parlando del web. Che attraverso applicazioni come ITunes ha dato al mondo delle “7 note” la sua dimensione ideale. Eppure c’è ancora chi sembra non aver compreso le potenzialità del mezzo e continua a ignorare il nuovo corso delle cose. Lo aveva già fatto e replica proprio in questi giorni.
Prince Rogers Nelson da Minneapolis, alias Prince, ha infatti rilasciato un’intervista al Daily Mirror in cui ha dichiarato che il suo nuovo album “20Ten” non avrà alcun tipo di distribuzione in rete. L’uscita è prevista per il 10 luglio ma l’ultimo lavoro del poliedrico artista fa già discutere da giorni, proprio per la strategia promozionale scelta. I fan potranno entrarne in possesso gratuitamente grazie agli accordi raggiunti con le riviste Daily Mirror, appunto, in Gran Bretagna, Daily Records in Scozia, Rolling Stone in Germania e Het Nieuwblad in Belgio. Ancora nessuna notizia invece per i fan italiani.
L’album “Planet Earth” del 2007 ebbe stessa sorte. Poi, nel 2009, un’improvvisa apertura al web con la distribuzione del disco “LOtUSFLOW3R” tramite download digitale. Ed ora un nuovo passo indietro. «Credo nella scoperta di nuovi mondi per distribuire la musica, ma non vedo perchè dovrei dare la mia ad iTunes o a chiunque altro – ha chiarito il cantante nell’intervista – non mi pagano in anticipo e poi si arrabbiano perchè non possono averla. Internet è come Mtv: in un certo periodo era di moda,ora è completamente finito».
E già 3 anni fa Youtube, E-Bay e Pirate Bay se la videro brutta per un’azione legale intentata dal “Principe” a causa dell’utilizzo non autorizzato di alcuni suoi brani. «Tutti questi computer e dispositivi non fanno bene, ti riempiono la testa solo di numeri». Queste le parole al vetriolo usate dal protagonista per commentare la vicenda. Attendiamo ora di conoscere i primi dati sulla diffusione di questo ultimo progetto. Però, che si tratti di successo o meno, un principe che dice di amare tanto i suoi sudditi e poi si trincera dietro le mura di un castello è ovvio che generi qualche perplessità
Katiuscia Provenzani