Lindsay Lohan non ha accettato di buon grado la condanna a tre mesi di carcere per non aver rispettato gli obblighi della rieducazione. Per ripicca l’attrice insulta la corte scrivendo sulle unghie un sentito “Fuck U”.
Il Tribunale di Los Angeles l’ha condannata a 90 giorni di carcere per non aver frequentato assiduamente i corsi obbligatori di rieducazione anti-alcol. Lindsay Lohan, infatti, doveva frequentare questi corsi per aver guidato in stato di ebbrezza. Ma a quanto pare non ha mostrato la dovuta serietà per questo impegno.
Sette le sue assenze ai corsi, che hanno indotto il giudice Marsha Revel, dopo averla avvertita più volte, ad agire con maggiore fermezza e severità.
La sentenza finale ha turbato molto la giovane attrice, che è scoppiata in lacrime. “Per me non è affatto uno scherzo – ha dichiarato – E’ in gioco la mia vita, la mia carriera”. Le sue affermazioni, però, non finiscono qui. Sembra, infatti, che abbia espresso un insulto nei confronti della Corte: “Fuck U”. Il tutto in maniera molto originale. La parolaccia, infatti, era scritta sullo smalto dell’unghia del dito medio della mano di Lohan ed era ben visibile quando, in seguito alla sentenza, si è asciugata gli occhi sciupati dalle lacrime. I paparazzi erano lì pronti per immortalare l’unghia e quanto c’era scritto sopra.
Su Twitter Lohan ha avuto modo di sfogarsi: “Sono vittima di una punizione crudele e inusuale”. Con queste parole si è rivolta ai suoi amici, spiegando loro che secondo il suo punto di vista il giudice Marsha Revel le abbia inferto una pena tre volte più severa del normale per il tipo di reato. Ha inoltre spiegato che quella frase faceva parte di un gioco fra amici e non voleva essere assolutamente un insulto nei confronti del giudice che l’ha condannata.
Sulla sua pagina del social network l’attrice invita i suoi fan a esprimete, lasciando un commento, un proprio giudizio riguardo alla vicenda.
Ad appoggiarla è anche il suo legale, Shawn Holley, che si è mostrata perplessa: “Vogliamo soltanto che Lindsay venga trattata normalmente, e finora questo ci pare che non sia successo”.
Simona Leo