Roma città più “verde” del mondo, ma i veicoli la rendono “grigia”

La buona notizia è che Roma è stata incoronata metropoli più “verde” del mondo, grazie alla generosità di aree verdi messe a disposizione dei suoi cittadini. Quella cattiva è che la presenza massiccia di mezzi di trasporto e la scarsa disponibilità di strumentazioni atte a “depurare” dai veleni di scappamento rendono comunque irrespirabile l’aria della Capitale, vanificando completamente i benefici apportati dagli alberi, dai parchi e dai luoghi ameni presenti sul territorio.

E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto “Osservasalute Aree metropolitane 2010”, redatto dall’Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane. Un’istantanea scattata dall’ Università Cattolica di Roma, sotto la direzione di Walter Ricciardi, responsabile dell’Istituto di Igiene di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo.

Roma – ha spiegato Ricciardi – è seconda solo a Oslo per quantità di spazio verde a disposizione dei cittadini. Ma la Capitale norvegese ha solo mezzo milione di abitanti, quindi si può affermare che la nostra è la più verde al mondo“. Un primato importante, confermato dalle cifre tonde che riguardano la Città Eterna: circa 131,7 metri quadri di spazi verdi per ogni singolo cittadino, contro la media nazionale che si ferma al 93,6%.

Una statistica che porterebbe a pensare che Roma sia la città ideale in cui vivere per respirare aria buona. Niente di più sbagliato. Ad annullare gli effetti benefici apportati dalle vaste porzioni di verde della capitale italiana sono i tanti, troppi mezzi circolanti. Roma ha un tasso spropositato di motorizzazione: 706,7 per mille, contro la media nazionale di 616,7. Non solo, nella Città Eterna circola un numero altissimo di motocicli, pari a 143,7 per mille, contro la media di 124,7 riscontarta nel resto del Paese. “Roma – ha spiegato ancora Walter Ricciardi – è seconda nel mondo solo a Mumbai per numero di motorini. Presenti in massa anche le minicar, e si tratta di un fenomeno tutto romano. Il motivo dell’ingente utilizzo dei mezzi propri da parte dei cittadini, causa principale di inquinamento, è che – ha continuato Ricciardi – non esiste una rete metropolitana vera, che attraversi la città in lungo e in largo. Le persone sono costrette a muoversi con l’auto e ancora di più con lo scooter per arrivare puntuali evitando il traffico”.

A peggiorare la situazione capitolina la scarsa presenza di centraline per il controllo dell’inquinamento. Tanto quanto basta per condurre al paradosso: nella città più “verde” del mondo le aspettative di vita dei residenti sono più basse che altrove. La speranza di vita alla nascita nella provincia metropolitana di Roma è infatti di 77,74 anni per i maschi e di 83,04 anni per le femmine, contro valori medi italiani di 78,09 per gli uomini e 83,66 anni per le donna. Di più: nella Capitale si registra anche il più alto tasso di mortalità infantile: 39,61 e 30,38 per 10 mila nati vivi rispettivamente, contro un tasso medio nazionale di 37,01 e 27,06 per 10 mila nati vivi.

Maria Saporito