Giunto quasi a metà del suo mandato di sindaco della capitale, Gianni Alemanno decide di assegnare un voto di profitto al proprio operato sino ad oggi: un bel 7 più. E argomenta così la sua scelta: «Oggi mi sento un uomo felice – dice -. Purtroppo sono abbastanza autolesionista. Sono innamorato dell’azione, della politica. Più le cose sono difficili, più mi diverto. Sicuramente oggi sono un uomo più felice. Certo tra mille difficoltà, ma le sfide mi entusiasmano».
Passando al piano propriamente politico, l’esponente del Pdl si rivolge al presidente della sua Regione, Renata Polverini, invitando in maniera esplicita a sbloccare il rigassificatore di Albano. «Innanzitutto bisogna fare Albano. Una delle cose che chiedo alla Regione Lazio – dichiara Alemanno – è di sbloccare il rigassificatore di Albano. All’ultimo momento, in campagna elettorale, la precedente amministrazione congelò l’impianto per un fatto di consenso elettorale. Ma lì ci sono tutti i macchinari: facciamolo».
Alemanno annuncia poi la nomina entro luglio del comitato per le Olimpiadi. «Decideremo entro luglio i nomi del presidente e del direttore generale del comitato: avranno pieni poteri e saranno persone di massimo profilo. E nel comitato ci saranno rappresentanze politiche, territoriali e delle forze economiche sociali. Poi teniamo presente – aggiunge il sindaco – che siamo la prima città che si candida ufficialmente ad ospitare i Giochi. Non credo proprio ci possano essere paralisi. In questo caso non c’è una catena di responsabilità: ci sono Comune e Coni che concordemente affideranno a un comitato le decisioni». Alemanno si dice inoltre convinto che nella corsa per ospitare le Olimpiadi 2020 Roma non soffrirà delle stesse difficoltà che si sono registrate a Milano nell’organizzazione dell’Expo del 2015. E aggiunge: «Bisogna evitare procedure straordinarie facendo le cose per tempo e nei modi giusti. E sotto questo punto di vista, per quanto riguarda i lavori pubblici, ci aspettiamo che venga accettato il pacchetto Ance per snellire le procedure».
Alemanno ha infine annunciato la volontà di tutelare le botteghe storiche, dove i mestieri si tramandano di padre in figlio, e di «creare un grande centro per l’artigianato artistico nel cuore di Roma. Un progetto per il quale stiamo lavorando con Confartigianato per dare un luogo che sia laboratorio ma anche esposizione».
Raffaele Emiliano