Un ulteriore passo in avanti verso la parziale indipendenza dal petrolio sta per essere fatto. Anche se rimaniamo legati all’oro nero nella maggior parte dei settori che lo interessano, quello automobilistico sembra voler accellerare in parte la svolta verso fonti di energia pulita e rinnovabile. La Chevrolet sta infatti per lanciare sul mercato americano la sua auto elettrica. Si tratta della Chevrolet Volt, che in realtà non è al 100% elettrica, ma è un ibrido plug-in che passa per elettrico perché, a differenza delle ibride “classiche”, ha un motore a trazione elettrica e non un motore a scoppio come ad esempio accade con la più nota Toyota Prius.
La Chevy Volt verrà venduta per prima in California verso la fine dell’anno, ma a differenza dei piani iniziali, vedrà una diffusione rapida in tutto il Paese, il quale verrà completamente coperto in poco più di un anno. A fine 2010 dunque, dopo il lancio in California, la Volt sbarcherà nelle principali piazze americane, Washington, Austin (Texas) e New York, nel 2011 poi verranno distribuite diecimila vetture in Michigan, New Jersey e Connecticut già nel primo trimestre, e tra la fine del 2011 e la prima parte del 2012, secondo le previsioni di Ed Whitacre, presidente e amministratore delegato di General Motors, raggiungeranno tutti i 50 Stati americani.
Per inaugurare l’entrata sul mercato, in tipico stile americano, l’ingresso è stato trionfale con il “Viaggio della Libertà”, cioè un percorso fatto dalla ibrida della Chevrolet per 2.860 km suddivisi in 4 giorni in cui l’auto ha toccato le città di Little Rock (Arkansas), Nashville (Tennessee), Washington (D.C.), Filadelfia, fino a concludere il viaggio nell’Indipendence Day, il 4 luglio scorso, a New York City. Durante il viaggio la Volt ha dimostrato di poter avere un’autonomia di 500 km, di cui 60 in modalità elettrica pura. Un risultato più che soddisfacente. Le tecnologie sono dalla nostra parte, ora che anche i numeri iniziano ad assecondare questi modelli di auto è il momento di dare una forte accellerata per far capire quanto sia importante per noi ma soprattutto per l’ambiente utilizzare automobili ad impatto zero.
di Roberto D’Amico