Dopo dieci anni di battibecchi e schermaglie, accentuatesi soprattutto dall’inizio del 2010, nei rapporti tra Google e la Cina sembra, almeno per il momento, essere tornata pace e serenità. Ieri a Shanghai il governo cinese ha permesso al colosso di Mountain View di tornare a funzionare nel paese della Grande Muraglia. Almeno fino al 2010. Grande la soddisfazione di Eric Schmidt, amministratore delegato di Google.
Le movimentate vicende tra Google e la Cina hanno inizio nel 2000, quando la Cina ha permesso a Google di elaborare un motore di ricerca in mandarino in modo da permettere al colosso statunitense di indicizzare i siti cinesi. Ma la censura che la Cina ha imposto a Google è stata sempre più pressante da allora, tanto che, dopo l’accusa del governo di Pechino a Google di trasmettere materiale osceno sul Web e gli attacchi hacker partiti da due università cinesi contro il colosso di Mountain View, Google decise di spostare il portare dalla Cina ad Hong Kong per evitare la censura, poichè ad Hong Kong vigono delle norme meno ferree rispetto alla Cina a seguito degli accordi tra il governo cinese e quello inglese quando Hong Kong è passata dall’Inghilterra alla Cina. Così gli utenti cinesi, per fare le loro ricerche su Google, venivano reindirizzati sulla pagina di Hong Kong. Il 30 giugno scorso, però, la Cina ha reso nota la lista delle aziende che potevano continuare ad operare nel paese con licenza del governo, ma tra queste era assente Google, che ha deciso di stoppare il reindirizzamento. La situazione era diventata così pesante che fu discussa anche durante l’incontro tra il presidente USA, Barack Obama, e il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Hu Jintao.
La notizia del ritrovato accordo tra Google e la Cina è rimbalzata prepotentemente sulle pagine di tutti i giornali. Quello che viene da chiedersi è: che cosa ha sbloccato una situazione che stava per collassare definitivamente implicando una rottura tra Mountain View e la Grande Muraglia? Stando a quanto affermano il governo cinesi e i portavoce di Google, di base c’è un accordo contrattuale tra i due soggetti. Ma quali siano i termini di questo accordo non è dato sapere. Di sicuro si sa solo che fino al 2012 Google potrà tranquillamente continuare ad operare nel mercato cinese.
Augusto D’Amante