Tre mesi di inibizione e 45 mila euro di multa: questa la condanna decisa ieri dalla Commissione disciplinare della Federcalcio nei confronti di Massimo Moratti. Il patron dell’Inter è stato giudicato colpevole di aver trattato l’estate scorsa gli acquisti di Milito e Thiago Motta con Enrico Preziosi, all’epoca squalificato. Pena doppia per il presidente del Genoa: 6 mesi di inibizione e ammenda di 90 mila euro.
La decisione della Disciplinare non è affatto andata giù al numero uno nerazzurro: “Ho molto rispetto per i giudici, ma molto meno per la Federazione – ha tuonato Moratti sotto i suoi uffici della Saras – Aveva proprio ragione Mourinho a sostenere che quest’anno sarebbe stata molto più dura e che ce l’avrebbero fatta pagare. Lui, per questo motivo, se n’è andato. Io, purtroppo, non posso farlo perché non ho la sua libertà. Questa decisione è il coronamento di un atteggiamento e di una volontà. Io non mi sento colpevole nel modo più assoluto. Non hanno tenuto contro della nostra difesa e delle nostre giustificazioni“.
Proprio per questo motivo Moratti ha già dato mandato ai legali dell’Inter per presentare ricorso. Anche il Genoa è pronto a contestare la decisione della Federazione. Il legale del club rossoblù, l’avvocato Grassani, ha infatti fatto sapere: “Quasi sicuramente andremo alla Corte di Giustizia Federale“.
Pier Francesco Caracciolo