Non sta più nella pelle, James Franco per essere il protagonista del film molto atteso intitolato ‘Eat, Pray, Love’ al fianco della più grande star femminile d’America, Julia Roberts. A Parade Magazine, l’attore ha rilasciato un’intervista, nella quale ha risposto a proposito della sua scena di sesso con la Roberts indimenticabile in ‘Pretty Woman’, del suo lavoro memorabile in ‘General Hospital’ e perché ama tanto lo studio.
L’attore-artista-studente, è piuttosto chiaro nell’intervista quando spiega perchè a ragione veduta ha firmato il contratto per questo film che gli dava l’opportunità di lavorare con la Roberts, affermando: “Principalmente è stata questa la ragione per la quale l’ho fatto, sapevo che tutte le mie scene sarebbero state con Julia e ho pensato che sarebbe stata una grande esperienza lavorativa”.
Ecco alcuni stralci ricavati dall’intervista fatta a Parade, in seguito al grande lancio.
A proposito del suo ruolo in ‘General Hospital’:
La prima volta che sono andato sul set di ‘General Hospital’, ho pensato che molta gente sarebbe rimasta sorpresa nel vedermi in una soap opera. Così, mi sentivo un impostore, che la gente mi vedeva e pensava “ma che diavolo ci fa quel giovanotto nello show?”. Ma al di là di questo, i produttori hanno chiamato il mio personaggio Franco ed è difficile dimenticare, quando si guarda lo show, che sono io, James Franco l’attore. Questo spinge lo spettatore a guardare lo show in una maniere differente e traina la vita reale in un mondo d’invenzione, di finzione.”
Nel recitare in una soap opera:
“Nelle soap opera girano molte sequenze rapidamente ed io mi sono adattato facendo il mio lavoro diligentemente e imparando a memoria tutte le mie battute!”
Lavorare con la Roberts:
“È stato divertente, è una grande e una vera professionista. Ma purtroppo abbiamo avuto poco tempo per stare assieme prima di iniziare le riprese.”
Sulle scene di sesso con la Roberts:
“Lei è molto professionista anche in quei frangenti, ma penso anche che non ami molto fare le scene di sesso ed effettivamente era affascinante nella sua timidezza quando le abbiamo dovute affrontare”.
Ritornare a scuola:
“ In un certo senso mi ha salvato, motivandomi e facendomi conoscere persone preparate che insegnano tutte materia che mi appassionano e mi tengono concentrato su cose veramente importanti tralasciando le vacuità.” (Maria Luisa L. Fortuna)