Barack Obama aveva assicurato che entro il mese di luglio del 2011 sarebbe avvenuto il completo ritiro delle truppe attualmente stanziate per le missioni di pace in Iraq e Afghanistan. Tuttavia, il presidente statunitense pare stia tornando sui suoi passi. Infatti, l’azione di pubblicizzare la data per il ritiro non ha avuto gli effetti sperati di un aumento di motivazioni nei soldati, ma è stata addirittura controproducente. Infatti, tale mossa ha favorito il rafforzamento nella fiducia dei Talebani, ha demoralizzato gli afghani che collaborano con l’esercito americano e, attraverso un effetto domino, ha permesso agli altri paesi della coalizione di valutare l’ipotesi di un ritiro totale.
Tuttavia, in controtendenza rispetto al presidente americano, il generale George Casey, capo dell’esercito Usa, si sta battendo contro ogni possibile ritiro delle truppe dai paesi del Medio Oriente. “Resteremo in Iraq e Afghanistan per altri 10 anni”, ha tuonato il generale, quasi minacciando Obama di continuare con la medesima strategia. “Non vinceremo su nessuno dei due fronti solo militarmente – ha aggiunto l’ufficiale Casey – ma soltanto quando la gente sul posto percepirà che c’è un governo che fa i loro interessi, quando ci sarà un’economia in grado di dare loro un posto di lavoro per mantenere la famiglia”. Una strategia a lungo termine che non prevede interruzioni e che potrebbe portare pericolosi attriti tra i vertici dell’esercito e il capo di stato americano.
Un nuovo indizio per la permanenza dei soldati nelle missioni di pace attualmente in atto giunge dalla medicina. Infatti, in un laboratorio degli Stati Uniti, gestito dalla società “Arteriocyte”, sarebbe stato creato il “sangue artificiale”. Una fonte inesauribile di plasma per salvare i soldati feriti sui campi di battaglia e soprattutto nel esplosioni. È stato prodotto in laboratorio attraverso macchinari all’avanguardia che sviluppano cellule dal cordone ombelicale e riescono a produrre quantitativi, in teoria inesauribili, di tipo 0, il gruppo universale, trasferibile in qualsiasi individuo. La società che l’ha prodotto ha già inviato alcune sacche all’FDA, l’Agenzia americana per gli Alimenti e i Medicinali, affinché vengano analizzate e venga dato il permesso alla produzione su larga scala.
Tante rivoluzioni che probabilmente non piaceranno a quella parte dell’elettorato statunitense che ha votato proprio Barack Obama poiché aveva assicurato il ritiro delle truppe. Il presidente americano adesso dovrà valutare bene le sue mosse, la partita non sarà facile e tutti saranno pronti a giudicare il suo operato, nel bene e nel male.
Emanuele Ballacci