Marea nera, lavori in corso: una settimana a fondali scoperti

Roma, 11 luglio. La ditta Bp ha rimosso il tappo che fino a questi ultimi gironi chiudeva, o tentava di chiudere, visti i traboccamenti cui i fondali marini continuavano a restare soggetti, la falla sul pozzo petrolifero che ancora inquina gravemente le acque del Golfo del Messico.

Si è deciso di installare un tappo più grande, con l’aiuto di robot sottomarini preposti all’impresa, che al momeno non is è ancora potuta portare a termine. Il greggio ha insomma ripreso a sgorgare a tutta birra in queste ore, a chiaro detrimento dell’ambiente marino. Sembra che l’entità della fuoriuscita di petrolio sia di circa  60.000 barili giornalieri.

Hanno appena dato notizia della rinnovata situazione i media online Usa. Su ognuno dei robot che dovranno eseguire i lavori sono state installare delle telecamere, che stanno riprendendo l’andamento della vicenda. Le operazioni vengono eseguite sui fondali  a 1.500 metri circa di profondità, e stanno trasmettendo  le immagini dal vivo, per i curiosoni estivi, su alcuni portali del web.

Il nuovo tappo dovrà arginare la falla agglomerando circa 25.000 barili di greggio al giorno. Fino ad ora è stato rimosso dai mari il tappo che aspirava greggio per appena  15.000 barili totali, con il solo risultato provvisorio di un conseguente inquinamento progressivo continuo, senza tappo né vecchio né nuovo. Il vecchio tappo è stato rimosso  alle 12.30 locali (ossia le 19.30, ora italiana) della giornata di ieri. Da allora, riversamenti in mare a tutto campo.

Il peggio è che la condizione provvisoria, tanto provvisoria non è. Secondo il vicepresidente di Bp, Kent Wells, intervistato in queste ore dal Washington Post, “se tutto andrà liscio, perché navi supplementari (per rimuovere la mare anera dalla superficie) siano sul posto e un tappo più solido con guarnizioni più aderenti sia installato, ci vorranno dai quattro ai sette giorni“. E moltiplicati per sette, quindici barili al giorno, quanti saranno? Questo, sempre secondo le stime più ottimistiche, come precisato da Wells.
S. K.