Sanità, Puglia: tagli a 2200 posti letto, chiusura per 18 ospedali e 1 euro di ticket sulle ricette

Il capogruppo del Pdl, Rocco Palese, chiede alla Regione Puglia la convocazione di una seduta monotematica sulla sanità del Consiglio regionale pugliese. In particolare, vuole che il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, illustri al Consiglio regionale “il piano di chiusura degli ospedali e la reintroduzione dei ticket”, ipotizzato dall’assessore alle politiche della salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, al termine di un incontro con la maggioranza di giovedì scorso.

La proposta della Regione Puglia preoccupa i cittadini

Il piano sanità in Puglia proposto dalla giunta guidata da Vendola prevede infatti un taglio di circa 2.200 posti letto entro il 2012, di 1411 entro la fine dell’anno (di cui 1224 posti letto per acuti e 197 posti letto di riabilitazione e lungodegenza) e di altri 800 nei due anni successivi. Inoltre, gli ospedali con meno di 50 posti letto o con meno di tre unità operative (reparti) saranno chiusi entro il 31 dicembre 2010 (in totale 18 micro cliniche). Infine, al fine di disincentivare il ricorso all’acquisto di farmaci non indispensabili, è previsto un euro di ticket su ogni ricetta farmaceutica, con l’esclusione dei cittadini invalidi e portatori di patologie croniche.

I tagli porteranno ad un rapporto di 3,05 posti letto per mille abitanti con un risparmio di 87 milioni di euro; a questo si aggiungeranno i 37 milioni di euro all’anno che arriveranno dai ticket di un euro sulle ricette; altri risparmi, per 52 milioni di euro, in tre anni, si otterranno attraverso il parziale blocco delle assunzioni.

Sono questi i numeri che l’assessore Fiore ha illustrato ai consiglieri: numeri che ormai è impossibile eludere se si vuole definire il piano triennale di rientro da 450 milioni (dal 2010 al 2012) imposto dal ministero dell’Economia e che dovrà essere presentato nei prossimi giorni, onde non sforare nuovamente il Patto di Stabilità e vedere andare in fumo – tramite la «sanzione» prevista – 500 milioni previsti nel riparto del Fondo sanitario nazionale.

Adriana Ruggeri