Facebook: gruppo contro Falcone e Borsellino, denunciati gli autori

A.F ed S.F. 20  e 24 anni, fratello e sorella residenti nel Nord Italia e , fino ad ora, incensurati, avevano pensato bene di aprire un gruppo contro due persone che altro non sono se non degli eroi nazionali. Si parla di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,  uccisi in due attentati mafiosi separati.

“Falcone e Borsellino.. falsi eroi” il nome del gruppo di Facebook nel quale erano stati pubblicati fotomontaggi dei due giudici e frasi offensive nei loro confronti.  Forse senza nemmeno ben rendersi conto di ciò che stavano facendo, i due autori sono riusciti a mettersi nei guai. La Procura della Repubblica di Palermo, nella persona di Christine Von Borries ( sostituto procuratore) aveva aperto un’indagine contro ignoti, anche in ragione del fatto che a combattere il  suddetto gruppo ne erano nati altri due, raccogliendo più di 20 000 iscritti che ne pretendevano la chiusura. Dopo ben sette mesi, grazie anche ad una stretta collaborazione con Facebook, il quale ha messo a disposizione i suoi server, siti in California, le indagini hanno portato all’identificazione dei responsabili. Gli inquirenti hanno contestato loro i reati di Diffamazione ed Istigazione a delinquere. I due ragazzi hanno “tranquillamente” ammesso le loro responsabilità.

Probabile che il motivo dell’assurda iniziativa sia stato il quanto mai comune “trollare”. Un troll è qualcuno che per scherzo, per provocazione o anche, semplicemente  perchè non ha nient’altro da fare, attacca o dileggia spesso duramente e con toni talvolta inaccettabili istituzioni, mondo del volontariato , eroi vari, santi e via dicendo, tutte le figure che dalla popolazione o da rilevante parte di essa vengono considerate positive.Tra gli scopi quello di “godersi l’arrabbiatura di chi subisce psicologicamente tale provocazione”.

Un caso abbastanza recente e che ha portato altri “troll” ad essere denunciati è quello avvenuto in Liguria, in cui un operaio e un disoccupato 40enne inneggiavano alle violenze sui bimbi dell’asilo di Pistoia e all’adozione dei bambini morti dopo il terremoto di  Haiti. In Comune al caso odierno anche lo stato di disoccupazione di uno dei due autori, il fratello maschio infatti è risultato senza lavoro.

Verrebbe da dire che potrebbero cercarlo, pur che non sia certo facile trovarlo di questi tempi, un lavoro, piuttosto che perdere tempo mettendosi nei pasticci con la legge. Ai due fratelli sono stati sequestrati anche un Notebook e alcuni Hard Disk, a scopo d’indagine. I due avevano anche creato appositi profili di Facebook per poter “trollare”, forse pensando che in quel mondo non sarebbero stati scoperti.

A.S.