Lunedì, le autorità della Svizzera hanno affermato che Roman Polanski, il regista vincitore del Premio Oscar, non sarà estradato negli Stati Uniti per affrontare il processo a suo carico per abusi sessuali su una minorenne, fatto questo che risale al 1977 ed è stato liberato dagli arresti domiciliari.
Notificando la sua decisione, Il Ministro delle Giustizia Svizzero ha ribadito che non poteva escludere la possibilità di un errore nella richiesta d’estradizione da parte degli Stati Uniti spiccata per Polanski e perciò rigettandola.
Durante la conferenza stampa indetta dal ministro della Giustizia Svizzera Eveline Widmer-Schlumpf ha affermato: “Il regista Franco-Polacco non sarà estradato negli USA e le misure di restrizione alla sua libertà sono state tolte.” Il Ministro della Giustizia ha detto che la mossa non era una condizione della colpa rigurdante il caso, ma piuttosto con il risultato di un impianto legale che faceva parte della domanda d’estradizione.
Il regista Franco-Polacco aveva presumibilmente dato all’allora 13enne Samantha Geimer dello champagne e delle droghe durante un foto shoot nel 1977, nella casa dell’amico l’attore Jack Nicholson sulle colline di Hollywood, prima di fare sesso con lei malgrado le sue proteste.
All’inizio Polanski era stato accusato con sei capi d’imputazione, ma quell’accusa è stata più tardi ridotta in appello ad un rapporto sessuale illegale con una minorenne. Egli è scappato dagli Stati Uniti alla vigilia dell’udienza di pronuncia di sentenza nel 1978 ed è rimasto un fuggitivo sino al suo arresto a Zurigo nel Settembre 2009. Mentre combatteva per l’estradizione, egli è stato messob agli arresti domiciliari nel suo chalet Svizzero di Gstaad. (Maria Luisa L. Fortuna)