L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) torna a farsi sentire ribadendo il suo giudizio negativo nei confronti del Disegno di Legge volto a riformare lo strumento delle intercettazioni telefoniche. Il provvedimento governativo è stato bollato come “fortemente limitativo dello strumento investigativo e del diritto di cronaca”, opinione condivisa anche dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
A parlare è lo stesso presidente dell’Anm, Luca Palamara: “Aspettiamo di leggere quali saranno gli emendamenti, non corriamo dietro gli annunci – ha sottolineato – ma non possiamo che ribadire un giudizio negativo su questo testo. Né riteniamo che le proposte di modifica, da questo punto di vista, possano migliorare la situazione. Purtroppo dobbiamo prendere atto del fatto che da circa due anni discutiamo di questo testo cercando di migliorarlo ma, di fronte a disposizioni globali insoddisfacenti, i miglioramenti rischiano di non produrre alcun effetto”.
Il pensiero di Palamara trova concordi anche i consilieri del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), i quali si dicono pronti a formulare una nuova critica “ufficiale”, l’ennesima al testo di riforma, la quale verrà probabilmente presentata già in serata, o al massimo nella mattina di mercoledì. Nel frattempo, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e il presidente della seconda commissione di Montecitorio, Giulia Bongiorno, stanno lavorando per definire nello specifico le variazioni al provvedimento e fanno sapere che “la soluzione è vicina”.
Fra le possibili novità, ci sarà sicuramente una modifica alla proroga di soli tre giorni alle intercettazioni. Cambieranno anche le limitazioni imposte al Senato alle cosiddette intercettazioni ambientali. Anche la controversa formula degli “evidenti indizi di colpevolezza” richiesti per attivare le intercettazioni per reati ‘spia’ di fenomeni di mafia e terrorismo, potrebbe subire dei sostanziali cambiamenti. Novità sono previste anche anche per quanto riguarda le sanzioni nei confronti degli editori che pubblicano notizie o verbali d’intercettazioni più o meno secretati. Staremo a vedere se le modifiche al Disegno di Legge saranno sufficienti a placare la forte opposizione di stampa e magistrati.
Di Marcello Accanto