Mascherano, centrocampista del Liverpool e dell’ Argentina, sembra esser entusiasta di poter far parte dell’ organico interista ma, soprattutto, di poter raggiungere nuovamente il suo ex- coach: Benitez.
Il procuratore dichiara esplicitamente la volontà del suo assistito alla redazione del Corriere dello sport: “Giocare nell ‘Inter per lui ha un sapore magico. Pensate, lo cerca la squadra più forte del mondo, dove giocano diversi suoi connazionali che ha conosciuto nella Seleccion e che è allenata da un tecnico al quale è legato da un affetto personale”
Un’ atmosfera quasi magica quella creatasi fra Mascherano, Benitez e l’ Inter: “Il prestigio dell’Inter, poi, è noto a tutti. Per lui è un sogno. Se dipendesse da Mascherano la trattativa sarebbe molto facile, ma ha un contratto con il Liverpool e quindi prima dovranno eventualmente mettersi d’accordo le due società, poi entreremo in scena noi. Un trasferimento a Milano lo valuteremo con grande serenità”
L’ unico problema effettivo è legato alle risorse pecuniarie di cui patron Moratti ha gran preoccupazione, di certo, l’ obiettivo non è deludere i tifosi consegnando, pertanto, un nuovo organico pieno di innesti importanti. La cessione di Balotelli potrebbe rappresentare il punto nevralgico della faccenda.
Walter Tamer non risparmia anche qualche supposizione sull’ eventuale prezzo del centrocampista argentino: “Lo scorso anno Benitez ha detto di no a tanti soldi offerti dal Barcellona (30 milioni, ndi), ma questo è un mercato diverso. Non mi è stato comunicato qual è il prezzo del cartellino di Javier. Io rimango in attesa di una chiamata perché sono l’unico autorizzato a parlare del suo eventuale trasferimento”
Insomma il procuratore è daccordo, il giocatore pure; spetta solo al Liverpool, in piena crisi economica, decidere il da farsi anche perchè le porte del club milanese non resteranno per sempre aperte specie in tempo di ritiri dove i giocatori iniziano ad ambientarsi con le nuove squadre e le nuove tattiche di gioco, benchè Mascherano conosce già i ritmi e le scelte di Benitez.
Santi Leotta
