Come mostrano le immagini catturate dai monitor della NASA: si vede il distacco di una sezione del ghiacciaio Jakobshavn Isbrae della Groenlandia. Un blocco immenso dalle dimensioni di 7 chilometri quadrati, l’equivalente dell’ottava parte dell’isola di Manhattan a New York, ha iniziato a separarsi il 6 ed il 7 luglio.
Le squadre di ricercatori capitanate da Ian Howat del ‘Byrd Polar Research Center’ della Università di Stato dell’Ohio e Paul Morin, direttore del ‘Antarctic Geospatial Information Center’ dell’Università del Minnesota, hanno supervisionato le immagini dal satellite per controllare i cambiamenti negli strati di ghiaccio della Groenlandia e nei ghiacciai rimasti.
Thomas Wagner del ‘ cryospheric program scientist’ della NASA sostiene che: “Sebbene, nel passato, si siano prodotte frane di queste proporzioni sia dal Jakonbshavn che da altri ghiacciai, questo evento è insolito perché si è verificato giusto dopo il caldo inverno durante il quale non si è formato neanche un po’ di ghiaccio nella baia circostante”.
“Mentre si determina la relazione esatta tra questi eventi, prende peso la teoria che il riscaldamento degli oceani è responsabile dello scioglimento osservato in Groenlandia e nella Antartide”. I ricercatori spiegano che con le immagini di vari satelliti, inclusi il Landsat, Terra, e Aqua, sono utili per ottenere un’ampia visione dei cambiamenti sperimentati negli strati di ghiaccio da entrambi i poli. I giorni precedenti al distacco la squadra ha ricevuto immagini del satellite ‘WorldView 2’ del ‘DigitalGlobe’, che mostravano la formazione di grandi crepe e fratture.
Il ghiacciaio Jakobshavn Isbrae si trova nella costa ovest della Groenlandia ed è diminuito di più di 45 chilometri negli ultimi 160 anni, 10 chilometri nell’ultima decade. Man mano che il ghiacciaio si ritirava, si biforcava in due parti: al nord e al sud. Questa settimana, il distaccamento si è prodotto al ramo nord.
Gli scienziati stimano che più del 10 % di tutti gli iceberg che si perdono in Groenlandia vengono dal ghiacciaio Jakobshavn. È considerato il maggiore contribuente nell’aumento del livello del mare nell’emisfero nord. (Maria Luisa L. Fortuna)