Roma, 13 luglio. Gli evasori fiscali. Sono tanti e sono sempre di più. Come i virus, si moltiplicano. E d’estate danno il meglio di sé. Fatevi un giro a Capri, Porto Cervo, Forte dei Marmi, Portofino o Amalfi, e quando vedete signori guidare auto di lusso e uscire dai portoni di ville da sogno, sappiate che nel 47% dei casi, praticamente uno su due, risultano essere nullatenenti, o poveri pensionati con la social card. Sono loro, gli evasori e i prestanome, ‘ricchi nullatenenti’ e ‘poveri possidenti’, questi furbacchioni sconosciuti al fisco. Furbacchioni che lasciano che a pagare le tasse siano quei ‘fessi’ degli operai, degli impiegati, insomma tutti i lavoratori dipendenti, insomma gli onesti.
Succede che a Padova, nel ricco nord est, tra gli assegnatari degli alloggi pubblici, teoricamente destinati a chi non può permettersi una casa, vi siano invece proprietari di una Porsche Carrera, una Jaguar, e un Volkswagen Touareg. Sempre a Padova, il 59,9% degli occupanti abusivi di alloggi Iacp e il 78% di quelli comunali dichiara un reddito pari a zero. A Siena la Guardia di Finanza ha scovato un signore che chiedeva un contributo per pagare l’affitto, peccato però che il signore possedesse due ville e quattro appartenenti. L’Italia è il Bel paese soprattutto per loro. Dove il 64% degli yacht sono intestate a nullatenenti, a prestanome, a società di comodo. Dove ogni anno si stima che circa 300 miliardi di euro ‘spariscano’, perché nessuno li dichiara al fisco.
L’Associazione Contribuenti Italiani, che si è occupata dello studio, pubblicato nel sito Contribuenti.it, ha evidenziato come la metà degli italiani nel 2007 ha dichiarato un reddito non superiore ai 15.000 euro annui, i due terzi non più di 20.000 euro, l’1% per cento oltre 100.000 euro e solo lo 0,2% oltre 200.000 euro. E tra questi ultimi, più della metà (56,8%) appartiene alla categoria dei lavoratori dipendenti, mentre il 25% di questi è costituito invece da pensionati. Eppure il consumo dei beni di lusso è in aumento, dal 2,4% nel 2009, al 4,8% nei primi sei mesi di quest’anno.
L’Italia è anche il Bel paese delle società, ma quelle di comodo, il cui unico scopo è nascondere la proprietà della casa al mare o della barca. Oppure delle società di capitali che, per esempio nel 2007, hanno chiuso il bilancio in perdita, e sono il 45% del totale, quasi la metà. Oltre 300 miliardi di euro ogni anno spariscono, inghiottiti dall’evasione. Ma questi ‘poveri possidenti’ o ‘ricchi nullatenenti’, devono ringraziare anche il governo italiano. Che dal 1982 ha sfornato tre condoni fiscali. E che ha permesso agli evasori di regolarizzare la propria posizione senza subire pesanti (e giuste) sanzioni, per poi sparire nuovamente, in attesa del prossimo condono. L’ultimo regalo fiscale agli evasori è stato lo scudo fiscale, dell’anno scorso. Insomma, non è tutto oro quello che luccica, è solo evasione.
Alessandra Maiorano