Nuovo passo verso l‘integrazione o ennesima dimostrazione di stampo discriminatorio? In attesa di comprendere la reale natura dell’iniziativa avviata oggi dal Comune capitolino, ci limitiamo a riportarne la cronaca. Il Campidoglio ha oggi distribuito i primi Dast (Documenti di autorizzazione allo stazionamento temporaneo) ad alcuni nomadi residenti nel campo di via Salone. Si tratta di documenti identificativi che la giunta guidata da Gianni Alemanno ha deciso di concedere agli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno (o di documento d’identità valido) che risiedono da almeno 10 anni in Italia.
Ma non è tutto perché il nuovo “pass” autorizzato dal Comune di Roma verrà concesso solo agli stranieri che dimostreranno di non aver avuto guai seri con la giustizia italiana. Il documento permetterà una più facile e svelta identificazione dei nomadi nel territorio cittadino e autorizzerà il loro stazionamento per un periodo di 2 anni, prorogabile di 24 mesi. I nomadi in possesso del Dast dovranno impegnarsi a pagare un canone per i servizi forniti dal campo, onorare il pagamento delle utenze legate ai consumi familiari e garantire l’assolvimento dell’obbligo scolastico per i bambini. Dovranno inoltre prendere parte con regolarità alle varie attività integrative previste all’interno del campo autorizzato.
“Oggi inauguriamo una nuova fase – ha detto Sveva Belviso, assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, rivolgendosi ai nomadi di via del Salone – L’amministrazione vi dà fiducia e con questo documento potrete avere una formazione ed un lavoro. Dopo l’avvio dei fotosegnalamenti, della chiusura di Casilino 900 e del ricollocamento delle persone aventi diritto – ha continuato l’assessore – aggiungiamo un altro tassello al Piano nomadi che prosegue nella sua operatività. Entro il mese inizieremo il trasferimento del campo della Martora per poi procedere con Tor de Cenci e con gli altri insediamenti abusivi. Le persone che oggi ricevono il Dast – ha precisato Belviso – sono coloro che, in seguito al fotosegnalamento, sono risultate idonee a risiedere nel campo e alle quali l’amministrazione comunale dà la possibilità di iniziare a costruire un proprio percorso nella direzione di una progressiva autonomia”. Schedati e integrati.
Maria Saporito