Bari: preso il killer di Chiara, si erano conosciuti su Facebook

Chiara Brandonisio

Chiara Brandonisio, operaia in una azienda per la trasformazione delle mandorle, 33 anni di Bari, aveva conosciuto Domenico Iania, il killer, su Facebook. Erano diventati amici, avevano chattato per molto tempo, ne era nata una relazione virtuale. Appuntamenti sul web, interminabili conversazioni virtuali ed altre a telefono o con la webcam. Ma non si erano mai incontrati di persona. Mai. Poi Chiara ha deciso di troncare quella logorante pseudo – relazione su internet ed è scattato qualcosa nella mente distorta dell’assassino. Domenico Iania, originario di Catanzaro ma residente al Nord, a Morfasso, in Val d’Arda, provincia di Piacenza, ha preso l’automobile e si è messo in viaggio per raggiungere Bari. Dopo il viaggio l’assassino ha abbandonato la sua panda blu, poco lontano dal luogo dove avrebbe incontrato Chiara. Poco dopo l’alba Domenico è riuscito a incontrare la sua “amata”, mentre lei andava a lavoro in bicicletta. Una discussione, breve e probabilmente animata, lui forse sperava in una buona accoglienza. Invece le cose devono esser andate diversamente, così lui sfodera la spranga e le spacca la testa. Lei, poche ore dopo, morirà in ospedale.

La foto di Domenico Iania

Dopo averla ammazzata il killer è scappato, i primi momenti della fuga sono stati ripresi da una telecamera di un negozio di Carbonara, il quartiere dove lui era riuscito ad incontrare la vittima. E quella telecamera è riuscita a immortalare la sua fisionomia. Inconsapevole dell’ormai imminente riconoscimento, l’assassino è scappato alla stazione di Bari, ha preso un treno per l’Emilia Romagna. Poi i giornali hanno pubblicato la notizia della morte di Chiara e Domenico ha appreso di aver commesso un omicidio. Scende dal treno e raggiunge Fiorenzuola in Val d’Arda in autostop.

Poi un’altro passaggio richiesto ad uno straniero per raggiungere Lugagnano. L’assassino ha poi richiesto ad amici e parenti del denaro, gli serviva per continuare la sua fuga. La polizia teneva d’occhio la sua abitazione, nella speranza decidesse di tornarci ma Domenico, forse consapevole della caccia all’uomo che si era ormai scatenata contro di lui, ha dormito in giro, nascosto in fienili e casolari abbandonati. Poi è crollato. Ha raggiunto l’abitazione di un suo conoscente a Morfasso e ha chiesto di chiamare la polizia per potersi costituire. Adesso è nelle mani delle forze dell’ordine che sono ancora impegnate nel tentativo di ricostruire i momenti drammatici della loro relazione virtuale e del tragico atto finale. L’aspetto più tetro è che Chiara aveva avuto un sentore: alcune settimane prima dell’omicidio la donna aveva presentato alla polizia una denuncia per stalking. Non si sa ancora se la persona verso la quale era stata mossa l’accusa fosse il killer, ma gli inquirenti hanno un’altra traccia da seguire. Chiara era una donna molto solitaria, dopo la separazione dal marito si era trasferita a Bari. Non la conosceva quasi nessuno e forse sulla fatale chat avrebbe cercato di sopperire a quella mancanza di compagnia reale.

Luigi Pignalosa