F1, Tensione Red Bull favorisce la Mclaren

Doveva essere la coppia più stabile del campionato. Da una parte una seconda guida prossimo alla pensione, dall’altra un giovane talentuoso con fame di gloria e successi, in comune una vettura velocissima creata dal genio di Adrian Newey. Combinazione perfetta per la conquista di entrambi i campionati. Ed invece la realtà ci ha riservato ancora una volta delle sorprese. Hamilton e Button, coloro che parevano pronti a litigare per la leadership all’interno della scuderia, convivono d’amore e d’accordo. Alonso e Massa, con fatica, continuano a rimanere buoni compagni fedeli alla scuderia, mentre Vettel e Webber oramai si affrontano a muso duro.

Una situazioni venutasi a creare grazie alle prestazioni non proprio eccellenti del tedesco Vettel unite ai insperati successi di Webber. Una miscela che ha fatto letteralmente “scoppiare la coppia“. La vicenda dell’ala anteriore data ad uno invece che ad un’altro è solo l’ultimo atto di una sfida che si annuncia incandescente. I piloti della Red Bull non hanno paura della sfida e se si continua la collisione nel Gp di Turchia non sarà più un caso singolo. Se vi sono due litiganti, ovviamente vi è anche il terzo che mestamente se la ride e si ritrova in una posizione tanto insperata quanto avvantaggiata. Jenson Button lo sà bene e non lo nasconde:  “Le divisioni della Red Bull positive per noi? , se questo significa che loro saranno impegnati a discutere da qui in poi. Siamo al comando di entrambi i campionati perché nella nostra squadra c’è una maggiore armonia rispetto a quella che vedo nelle altre squadre.” I fatti li danno ragione.

La Red Bull è costretta a controllare la diplomazia all’interno del suo Team oltre che a sfidare squadre del calibro di Mclaren e Ferrari. Una situazione per niente facile, come sottolinea il campione del mondo: “Non siamo veloci come quelli della Red Bull ma i ragazzi in fabbrica sanno di doversi preoccupare solo di rendere la macchina più veloce, al resto penseremo noi senza dover badare alla politica tra i piloti in pista“. Piccola ironia molto tagliente. Una situazione particolare che però si ripeterebbe in qualsiasi altra scuderia. Con la migliore vettura un pilota vuole vincere per forza. E’ nella sua natura, nel suo istinto. Ovvio quindi che il primo nemico è proprio il compagno di squadra, come la storia delle corse ci insegna. Un’altro lato bellissimo della F1, prezioso per lo spettacolo, prezioso per tutti fan.

Riccardo Cangini