Le antenne di Radio Vaticana, la perizia conferma il nesso tra tumori nei bimbi ed elettrosmog

Roma, 14 luglio. Dopo 5 anni è stata stabilita l’esistenza di un nesso tra l’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne di Radio Vaticana, e l’insorgere di patologie quali leucemie e linfomi nei bambini fino a 14 anni residenti nella zona di Cesano. Lo studio, condotto dal professor Andrea Micheli, su richiesta del gip Zaira Secchi in sede di incidente probatorio, ha rivelato “che vi sia stata una associazione importante, coerente e significativa tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini, e che le strutture di MariTele, in modo limitato e additivo, abbiano plausibilmente contribuito all’incremento di quel rischio”. Le antenne di MariTele si trovano invece a La Storta, nel quartier generale della Marina militare.

Scrive ancora il professor Micheli: “Per quanto concerne lo studio di mortalità relativo alle emissioni di elettrosmog dalle strutture di Radio Vaticana, le condizioni di prova richiesta si sono verificate”, ovvero si è verificata un’incidenza della mortalità da leucemia nel raggio compreso trai 6 e i 12 km di distanza dalle antenne per i bambini fino ai 14 anni che hanno abitato in quell’area, proprio a causa dell’inquinamento elettromagnetico, lo stesso dicasi per gli adulti. Le stesse condizioni di prova richiesta non si sono verificate invece per quanto riguarda la struttura di MariTele.

Padre Lombardi, direttore di Radio Vaticana, afferma di apprendere “con stupore” gli esiti della perizia e annuncia che “al più presto” l’emittente pronuncerà “le proprie considerazioni e le controdeduzioni dei propri consulenti tecnici, il prof. Umberto Veronesi e la dott.ssa Susanna Lagorio”. Padre Lombardi afferma inoltre che “secondo la letteratura scientifica internazionale in materia, non è stata mai dimostrata l’esistenza di un nesso di causalità come quello ipotizzato – a quanto sembra – dalle conclusioni della perizia, che non vanno quindi ritenute assodate” e che “la Radio Vaticana ha sempre osservato le indicazioni internazionali sulle emissioni elettromagnetiche e, dal 2001, in seguito ad accordo con le competenti autorità italiane, ha osservato i più restrittivi limiti stabiliti dalla sopravvenuta normativa italiana in materia, in modo tale da rispondere attentamente, come dovuto, ad ogni eventuale preoccupazione della popolazione circostante”.

Alessandra Maiorano